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giovedì 25 aprile 2024 | ore 19:44

Giulio, Patrick e le vittime di ingiustizie

Tre striscioni, tutti sulla facciata della biblioteca comunale. Uno per chiedere la verità sulla vicenda di Giulio Regeni, l'altro per la libertà di Patrick Zaki, il terzo per tutte le vittime di ingiustizie. Il Comune di Arluno spalanca una finestra su tre temi di rilevanza nazionale e internazionale dimostrando la sua sensibilità.
Arluno - Il palazzo Municipale (Foto internet)

Tre striscioni, tutti sulla facciata della biblioteca comunale. Uno per chiedere la verità sulla vicenda di Giulio Regeni, l'altro per la libertà di Patrick Zaki, il terzo per tutte le vittime di ingiustizie. Il Comune di Arluno spalanca una finestra su tre temi di rilevanza nazionale e internazionale dimostrando la sua sensibilità a essi e uscendo, per una volta, dagli argomenti strettamente locali. Tutto riposa tra le pieghe di una delibera adottata dalla giunta del sindaco Moreno Agolli. In essa si ricordano innanzitutto i drammi di Regeni e Zaki. Il primo è stato trovato morto il 3 febbraio 2016 in Egitto, dove si era recato per svolgere la sua attività di ricercatore in Politiche internazionali per l'università di Cambridge "In contatto - ricorda la delibera - con gli oppositori del regime del generale Al Sisi". Sul suo corpo, ricorda ancora la delibera, sono stati rinvenuti "Segni evidenti di torture e sevizie" . Il secondo è, invece, uno studente egiziano di 27 anni attivista e frequentatore del corso di Metodologia degli studi di genere all'Università di Bologna che, il 7 febbraio 2020, sottolinea la delibera, "Non appena atterrato all'aeroporto del Cairo è stato ammanettato, bendato, picchiato, torturato con scosse elettriche, arrestato e successivamente trasferito nel carcere di Mansura con l'accusa di propaganda sovversiva, incitamento alla protesta, istigazione alla violenza e ai crimini terroristici". Sottolineando le "Versioni contrastanti fornite dalle autorità egiziane", la delibera si propone di "sensibilizzare i cittadini rispetto agli episodi di violazione dei diritti umani e alla ricerca della verità per tutte le vittime di ingiustizia". Da qui la decisione del Comune di fare queste richieste in modo concreto con l'esposizione dei tre striscioni. Per sensibilizzare chi passerà davanti al tempio dei libri arlunese e chi ne varcherà le porte su questioni che riguardano ogni essere umano di qualunque latitudine.

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