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martedì 16 aprile 2024 | ore 08:49

Parcheggio... "Dio ti vede!"

Il posteggio davanti alla chiesa Parrocchiale San Michele Arcangelo: l'idea di don Marco Basilico per provare a far fronte alle auto che stanno in sosta per ore ed ore.
Magnago - Il posteggio davanti alla chiesa Parrocchiale

Un po’ di semplice e sano umorismo, per cercare di focalizzare ancor di più le attenzioni e, soprattutto, per lanciare un messaggio chiaro e preciso alla cittadinanza. Perchè quel parcheggio davanti alla chiesa Parrocchiale San Michele Arcangelo a Magnago, purtroppo, spesso e volentieri, al di là dei fedeli che partecipano alle varie funzioni religiose, è luogo prescelto da molti che lasciano in sosta la loro auto per ore ed ore. “Ho deciso di affidarmi ad un avviso ironico (‘Parcheggio privato della Parrocchia. Fuori dagli orari delle celebrazioni 1 euro all’ora. I soldi si mettono nella cassetta delle offerte in chiesa. Non fare il furbo Dio ti vede’), Magnago - L'avviso per il posteggio proprio per sollecitare alla riflessione, più che altro coloro che lavorano nella zona e, pur di non fare qualche metro a piedi lasciano qui le vetture per l’intera giornata - spiega don Marco Basilico - E’ un questione di rispetto, visto che, da una parte è privata, dall’altra, poi, non dobbiamo dimenticare il fatto che l’area è realizzata in porfido e, quindi, con il continuo utilizzo, arriverà il momento che dovrà essere risistemata, ovviamente a carico della Parrocchia”. Insomma, va bene parcheggiare quando si va a Messa, mentre durante il resto della settimana servirebbe, appunto, dare delle regole. “Capita, infatti, che anche in occasione delle celebrazioni gli spazi siano occupati - continua - E questo, come capite, è certamente motivo di difficoltà”. Da qui, allora, l’idea dell’offerta da lasciare. “La risposta della gente, in tale senso, almeno da quanto ho potuto percepire, è positiva - conclude don Marco - La maggioranza è d’accordo, poi, ovvio, ci sono quelli che fanno polemica su ogni cosa, però passo sopra e vado avanti. Adesso, quindi, staremo a vedere cosa accadrà (ad oggi, purtroppo, la situazione non è onestamente cambiata di molto), in futuro si faranno le ulteriori valutazioni del caso, con l’alternativa che sarà solo e soltanto una, ossia chiudere la piazza come avveniva con il mio predecessore. Ipotesi, in questo momento, che andranno analizzate, nella speranza che le persone capiscano e si responsabilizzino nel rispettare un bene privato”.

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