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"Ogni famiglia è una promessa"

Il Vescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, al Santuario di Santa Gianna Beretta Molla. Tanti i fedeli in preghiera insieme, in occasione della Festa della Famiglia.
Mesero - Il Vescovo di Milano, Monsignor Delpini, al Santuario di Santa Gianna

Sarebbero servite due chiese per permettere a tutta la comunità cristiana presente di assistere alla celebrazione eucaristica dell’Arcivescovo della diocesi di Milano, Monsignor Mario Delpini. Una risposta forte e affermativa da tutti i presenti, che si sono stretti in tantissimi intorno all’immagine di una Santa, Gianna Beretta Molla, che ha saputo dare la vita per la famiglia e che è il simbolo migliore di una giornata dedicata al senso di essere famiglia. Un legame troppo spesso dato per scontato, ma che nella sua trasparenza è pilastro per tutta la vita. “Ogni famiglia è una promessa”, scandisce solennemente, Mons. Delpini, “una promessa reciproca d’amore e di resistenza contro colui che della morte ha il potere” e cioè il diavolo. “Non dobbiamo mai dimenticare che chi della morte ha il potere è il principale nemico della famiglia; non dobbiamo lasciare che ci tenti e ci suggerisca la strada. È un nemico della vita”. “Celebrare la Festa della Famiglia, in questo Santuario in particolare, significa celebrare il Signore, ovvero colui che riduce all’impotenza colui che della morte ha il potere”. Risulta, dunque, necessario, dice Delpini, che ogni famiglia sappia procedere oltre quell’orizzonte cupo che circoscrive il diavolo, proprio come ha saputo fare la donna simbolo di Mesero. Una donna, Santa Gianna, che, gravida, ma gravemente malata, preferì morire piuttosto che accettare qualsiasi tipo di cura, che avrebbe potuto arrecare danno al feto. Un gesto di un’umanità divina. Quindi ecco i tre punti per rinnovare la visione cristiana della famiglia e della vita: “essere aperti a una nuova fraternità, vivere cristianamente la quotidianità senza eroismi e accogliere la chiamata di Dio, servendo il futuro dei figli”. La celebrazione ha ospitato, inoltre, un breve momento emblematico: una famiglia svizzera, più precisamente di Lugano, composta di ben nove figli ha deciso di percorrere tutti i 100km che separano le due cittadine per fare visita al Monsignor Delpini e condividere con i presenti la gioia della vita. Sulle note dell’organo meserese, poi, si è esaurito, ma solo in quanto celebrazione, questo piccolo momento di festa, e dal quale deve ripartire lo slancio per “seguire l’esempio di Santa Gianna nel saper donare se stessi agli altri, e perseguire questa promessa di gloria, che il Signore ci rivela sotto il nome di famiglia”.

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