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giovedì 28 marzo 2024 | ore 11:05

"Mia figlia dislessica. Non l'hanno capito"

Mamma Lara racconta la storia di sua figlia. "E' dislessica e discalculica, ma a scuola mi dicevano che non prestava interesse e voglia. Nessuno aveva capito come stavano realmente le cose. E adesso ho deciso di spostarla in un altro istituto".
Castano Primo - La storia di Mamma Lara e di sua figlia (Foto d'archivio)

La dislessia e la discalculia sono disturbi specifici dell’apprendimento che si manifestano, rispettivamente, in un caso con la difficoltà di leggere velocemente e correttamente, nonché ad elaborare e comprendere quello che appunto viene letto, nell’altro invece con ritardi nello sviluppo di molteplici funzioni di base. Affrontarle e superarle, però, si può, ma serve che ognuno faccia la sua parte e ancor prima che vengano riconosciute. Lo sa bene mamma Lara: sua figlia, infatti, ne è affetta, solo che nessuno fino a qualche giorno fa purtroppo se ne era reso conto. Anzi… “Pur avendo più volte sollevato il problema con le insegnanti sin dalla scuola Primaria ed ora anche con quelle della Secondaria, non è mai stata presa in considerazione la probabilità, escludendo a priori che potesse avere disturbi appunto nell’apprendimento – racconta – Non solo, nei vari colloqui sostenuti in otto anni mi sentivo sempre ribadire che la ragazza non prestava interesse e voglia per le attività scolastiche, provocando in lei un disagio, un malessere e un disinteresse per la stessa scuola tanto da non volerla più frequentare perché dal suo punto di vista non era capita. Ammetto che inizialmente ho preso per buono tutto quello che mi veniva ribadito, non pensi mai che tuo figlio possa avere qualcosa. Magari avranno ragione loro, mi continuavo a dire; magari ha davvero poca voglia di studiare ecc…”. Ma poi. “Beh… quest’anno, alla ripresa dell’anno scolastico, non ce l’ho fatta più – continua – Per l’ennesima volta, infatti, a giugno era stata di nuovo vicinissima ad essere bocciata, ma alla fine era stata ammessa in terza media. Durante l’estate, quindi, ho passato ore ed ore con lei e abbiamo preparato un recupero per settembre. Tutto sembrava nella normalità, però dopo le prime verifiche è tornata a casa con due quattro. Come era possibile? Se non l’avessi aiutata personalmente avrei potuto pensare che non era preparata, invece no! Così ho capito che c’era qualcosa di strano”. E si sa che quando un genitore ha un dubbio, difficilmente sbaglia. “Subito siamo andati a fare tutti gli esami e i controlli del caso – spiega mamma Lara – e il responso è stato appunto dislessia e discalculia. Adesso, allora, cominceremo a seguire un percorso specifico, ma dentro di me non nego che c’è grande delusione per il fatto che non ci si è resi conto di com’erano realmente le cose. Sappiamo solo noi quanto sono stati complicati e difficili molti momenti di questi anni. Mia figlia che la mattina piangeva perché non voleva entrare in classe “Mamma io ci provo, ma non ci riesco!” – mi ripeteva. Ancora “Vado alla lavagna, devo scrivere e non ne sono capace”. Il cuore ti si spezza, dentro di te c’è il magone e provi quasi un senso di colpa perché non sai come comportarti. Devi prendere una decisione; devi fare qualcosa e purtroppo quel qualcosa ci ha visti costretti a trasferirla in un altro ambiente scolastico (da Castano a Vanzaghello), dove finalmente ha trovato serenità. Questa è la nostra storia, l’ho voluto raccontare per provare a far arrivare il messaggio a tante mamme come me che magari si trovano nella stessa situazione. Consiglio, a parer mio, di ascoltare di più i propri figli e non basarsi solo sui giudizi esterni perché, a volte, dietro quel semplice e sbrigativo “non aver voglia” può esserci qualcosa di differente”.

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