La grinta è quella di sempre, il fiato pure, anzi di più, perché ormai le candeline sulla torta iniziano davvero a farsi impegnative. 1, 2, 3, 10, 20, 30… No! Ben 47. “Un bel traguardo, trovate! Adesso allora mi tocca per forza puntare alle 50”. Eh già Dino Crivelli, alla fine dopo i 47 anni trascorsi sempre, solo ed unicamente alla Castanese (la storica società di calcio di Castano Primo – il Gruppo Sportivo Castanese, per la precisione; e raggiunti proprio in questi giorni) è praticamente normale pensare all’obiettivo “cifra tonda” o cinquantesimo. “Quanti ricordi – dice lo stesso Crivelli – Mi sembra ieri quando tutto è cominciato, invece…”. Le immagini e le emozioni sono tante, tantissime e si mischiano insieme. Gli inizi. Tre amici (Crivelli, appunto; con lui Annibale Sacchi e Adriano Colombo, poi anche Leopoldo Macchi e Luigi Redaelli) e un’unica grande passione: il calcio. Così, nel 1967 l’idea “Perché non fondiamo una società sportiva?”. Detto, fatto. Il passo è stato questione di attimi ed il G.S. Castanese, ben presto, è diventato qualcosa di più di un semplice sogno e progetto. “Tra di noi – continua Crivelli – si organizzava ormai da diversi anni, il torneo di calcio “Stand 2000” ed una parte del ricavato della manifestazione veniva data al comune. Una volta, però, chiacchierando ci siamo ribaditi che sarebbe stato bello avere una realtà calcistica che rappresentasse la città e che disputasse una vera e propria stagione ed un campionato”. Non si è perso tempo, dunque: c’era da formalizzare la decisione, fare l’iscrizione e programmare l’attività. “Siamo partiti per dare vita ad un momento di coinvolgimento e dove poter praticare ciò che più ci piaceva, giocare a pallone e stare insieme – ricorda – Ma quando alla prima partita nel campionato di Terza Divisione abbiamo trovato a bordo campo oltre 150 persone venute per fare il tifo, abbiamo capito che il gruppo stava diventando giorno dopo giorno una realtà di riferimento per Castano e per i castanesi. Dal 1967 ad oggi, poi, la società ha continuato a crescere; tantissimi i ragazzi che sono diventati grandi con la maglia nero – verde addosso, altri che lo diventeranno nei prossimi anni. Sono cambiati i giocatori, gli allenatori, i dirigenti, ma lui “no”. Dino Crivelli è rimasto sempre lì: per un periodo vicepresidente, quindi presidente o ancora consigliere ed anche allenatore tra gli anni ’70 ed ’80 dell’allora Under 20 (la Juniores), fino ad adesso che è presidente onorario. “Quarantasette anni indimenticabili – conclude – Un ricordo particolare? Ce ne sono diversi… certamente i momenti della presidenza Miramonti. Erano gli anni ’80, siamo arrivati fino all’Interregionale sfiorando la serie C. E le trasferte in pullman: che si vinceva o si perdeva durante il ritorno a casa l’atmosfera era comunque di festa”.

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