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venerdì 29 marzo 2024 | ore 06:38

La 'Belle epoque'

Tra storia, arte, letteratura e musica; un imperdibile viaggio attraverso il controverso mondo della “Belle époque”. Occasioni per riflettere e stare insieme.
Cultura - La Belle epoque (Foto internet)

Giungono al termine anche gli incontri sulla “Belle époque” organizzati dall’Università del magentino. Si è avuto il piacere di notare un’elevatissima partecipazione ma soprattutto estremamente varia in termini di età. Erano infatti presenti moltissimi giovani studenti, intenti a carpire una cultura diversa da quella svolta nelle aule, immediata e singolare, prendendo appunti frettolosi sui loro quaderni. È sempre bellissimo vedere gruppi di giovani che oltre alla metodica scuola vogliono saperne di più, capire la realtà passata e presente in uno modo particolare, ricavarsi un piccolo ma utile angolo di cultura in una sera di aprile. Certo, è innegabile anche la particolarità dell’argomento trattato, la “belle époque”, tema che molto spesso viene malinteso o trattato in modo nettamente superficiale, tuttavia non è certo questa la sede per principiare un dibattito sul significato di questo periodo. È interessante invece andare a vedere come il corso sia stato organizzato in modo da trattare tutte le singole sfaccettature di quest’epoca estremamente controversa ma al contempo, interessante e attraente. Nelle lezioni svolte, si sono analizzati gli aspetti storici, artistici, letterari e musicali rispettivamente sviluppati dal prof. E. Florio, G. Sesia, O. Maltagliati ed il maestro A. Raffanini, un viaggio tra la fine della guerra franco-prussiana (1870) e la prima guerra mondiale meglio definibile in mero senso storico come “imperialismo”, tra i molteplici movimenti letterari, poeti e scrittori dei primi ‘900 e la riscoperta del suono in questo interessante frangente musicale, mentre, riguardo l’arte si è approfondita la figura di uno dei pittori più affascinanti e bizzarri di fine ‘800, di quel periodo ben noto agli artisti come “secessione viennese”, si sta parlando certamente di Gustav Klimt. Tutti coloro i quali abbiano deciso di partecipare a questo corso, potranno fare propria una visione d’insieme del periodo storico-culturale-artistico-musicale noto come “Belle époque”, un percorso in un mondo spensierato, ottimista e in continuo progresso tecnico-scientifico ma prodromico alla funesta catastrofe mondiale, una terra di mezzo tra libertà e oppressione. Come sempre un grande risultato, un’impeccabile organizzazione, come sempre un vivissimo complimento ad ogni relatore ed ovviamente ai numerosissimi partecipanti.

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