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lunedì 29 aprile 2024 | ore 15:24

'Divieto' in 7 lingue sul Ticino

Risistemati nuovamente i cartelli di divieto di balneazione sul fiume Azzurro. In più distribuiti volantini e manifesti per la sicurezza dei bagnanti.
Turbigo - La Polizia locale mentre posiziona i divieti (Pubblifoto)

“Bathing prohibiting”, “balneation interdite”, “prohibido banarse”, “e ndalume te bahet not”, poi il cinese ed il pakistano. Che tradotti in italiano, più semplicemente “divieto di balneazione”. In sette lingue diverse, i cartelli sono stati nuovamente posizionati sui pali e sugli alberi lungo le sponde del Ticino, ben visibili ai tanti bagnanti che, quotidianamente, si ritrovano sulle spiagge “di casa nostra” alla ricerca di un po’ di refrigerio o solamente per trascorrere qualche ora di svago e relax insieme. Ma anche numerosi volantini, alcuni lasciati nel bar che si affaccia proprio sul fiume, gli altri, invece, appoggiati sulle auto in sosta e consegnati direttamente alla gente. Due tragedie in soli quattro giorni. Un ragazzo ed una ragazza morti annegati sotto il ponte di ferro tra Turbigo e Galliate: “Episodi come questi lasciano senza parole – erano state le dichiarazioni del sindaco turbighese, Christian Garavaglia, mercoledì mattina, all’indomani del secondo tragico evento – Massima è l’attenzione che cerchiamo di dare costantemente a quelle zone. Intensificheremo ulteriormente l’attività di monitoraggio e prevenzione. Ogni giorno la Polizia locale svolge servizi sia al Ticino sia al Naviglio. C’è l’ordinanza che vieta di fare il bagno”. Detto fatto, dunque: subito dal comando dei vigili urbani e dal comune si sono attivati con una sempre più capillare informazione e comunicazione e, stamattina, gli agenti sono tornati di nuovo sul posto per risistemare i cartelli con il divieto (che già c’erano, ma che, purtroppo, puntualmente, vengono strappati) e dare ai cittadini un piccolo foglio dove si ricorda la pericolosità di alcuni tratti. Un’azione in sinergia, perché lo stesso è stato fatto anche dalla vicina città di Galliate (al di là del ponte), in provincia di Novara. “Durante la settimana e, contemporaneamente, nei weekend – spiegano dal comando della Polizia locale di Turbigo – i pattugliamenti sul territorio prevedono, appunto, le verifiche sulle sponde del Ticino, da una parte, e del Naviglio, dall’altra. Inoltre, all’inizio di ogni stagione estiva vengono sistemati in entrambe le zone i vari divieti che, però, sistematicamente vengono, poi, divelti o danneggiati. Adesso, quindi, oltre a rimetterli, ci siamo mossi, contemporaneamente, realizzando manifesti e un volantino che, grazie alla collaborazione dei gestori del bar antistante la spiaggia e di coloro che si occupano del parcheggio, verranno dati ai bagnanti”. “Attenzione! Si ricorda che è stato emesso il divieto di balneazione. In diversi punti del fiume è pericoloso fare il bagno! Recentemente sono annegati due ragazzi”. Prima di tutto la salvaguardia e la sicurezza di chi frequenta quelle zone.

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