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martedì 09 dicembre 2025 | ore 12:59

Nuovo Piano Protezione Civile

La Città Metropolitana di Milano ha adottato un documento strategico che mancava da oltre dieci anni e che oggi torna al centro della programmazione dell’ente.
Territorio - Protezione Civile in piazza Duomo

La sicurezza non è mai un fatto scontato. È un lavoro silenzioso, quotidiano, fatto di prevenzione, coordinamento, studio del territorio e capacità di leggere in anticipo ciò che può accadere. Con questo spirito, la Città metropolitana di Milano ha adottato nei giorni scorsi il nuovo Piano di Protezione Civile, un documento strategico che mancava da oltre dieci anni e che oggi torna al centro della programmazione dell’ente con una veste aggiornata, condivisa e soprattutto più aderente alle trasformazioni del territorio. Il via libera è arrivato dal Consiglio metropolitano durante la seduta del 27 novembre, un passaggio significativo che segna l’avvio dell’iter verso l’approvazione definitiva da parte del gruppo di lavoro regionale. A illustrare il Piano è stata la consigliera delegata alla Protezione civile, Sara Bettinelli, che ha definito il documento «un quadro il più possibile preciso delle possibili criticità territoriali, necessario per mettere in campo risorse umane e tecniche capaci di fronteggiarle». Un obiettivo ambizioso, costruito grazie a mesi di analisi approfondite. La Città metropolitana, infatti, non si limita a intervenire nelle emergenze: svolge funzioni cruciali di monitoraggio, raccolta dati, integrazione dei sistemi di rilevazione e coordinamento delle organizzazioni di volontariato. E soprattutto ha il compito di elaborare e aggiornare il Piano metropolitano di Protezione Civile, uno strumento che orienta l’azione di tutti gli Enti coinvolti in caso di necessità, definisce ruoli, procedure, risorse e modalità di intervento. Il Piano oggi adottato rinnova completamente il quadro vigente, risalente al 2013. “Un documento di questa portata – ha ricordato Bettinelli – non nasce da un giorno all’altro. È frutto di un grande lavoro di analisi, studio del territorio e valutazione dell’evoluzione delle emergenze negli ultimi anni”. Le trasformazioni climatiche, l’aumento degli eventi meteo estremi, la crescita demografica e le mutate condizioni del patrimonio edilizio richiedono infatti strumenti più aggiornati, capaci di leggere il presente e anticipare il futuro. Il nuovo Piano include strategie di prevenzione, procedure operative, l’individuazione degli enti coinvolti nelle diverse fasi dell’emergenza e una ricca dotazione cartografica, che evidenzia ad esempio i complessi edilizi strategici e quelli più vulnerabili. La bozza è stata già condivisa con i Comuni e con il Comitato di Coordinamento del Volontariato, confermando quella logica “di rete” che, secondo Bettinelli, rappresenta la vera forza del sistema metropolitano: “Il Piano tiene conto della voce di volontari, amministratori e operatori, affinché possa davvero essere uno strumento flessibile, lungimirante ed efficace”. Nel corso della stessa seduta è stato approvato anche il Piano Locale di Prevenzione Antincendio Boschivo (AIB), un tassello altrettanto importante nella gestione del rischio ambientale. Il documento, elaborato in linea con le direttive regionali e condiviso con tutti gli stakeholder del territorio, punta su cinque direttrici fondamentali: l’analisi dettagliata del pericolo, della vulnerabilità e del rischio; la verifica dello stato delle infrastrutture; la programmazione di nuovi interventi di prevenzione; la realizzazione di cartografie dedicate; un piano di comunicazione rivolto agli attori coinvolti. Un lavoro che si inserisce in un contesto in cui gli incendi boschivi – aggravati da estati sempre più torride – rappresentano una delle principali minacce per il patrimonio naturale e per le comunità locali. Anche in questo campo, la parola chiave è prevenzione, intesa non solo come manutenzione e controllo, ma come capacità di leggere il territorio in profondità e attivare risposte rapide e coordinate. “Protezione civile e prevenzione AIB – conclude Bettinelli – non sono semplici adempimenti tecnici, ma strumenti al servizio del territorio e delle persone. Questo lavoro di squadra certifica ancora una volta il valore del nostro Sistema di Protezione civile metropolitano”.

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