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domenica 18 maggio 2025 | ore 00:22

Casa familiare dopo il divorzio: quando scatta l'obbligo di rilascio

Quando viene meno il titolo che giustificava l'assegnazione della casa familiare l'ex coniuge non proprietario deve lasciare l'immobile.
Consulente Legale - Logo studio Guffanti

Una recente sentenza del Tribunale di Napoli fa chiarezza su un tema molto delicato: cosa succede quando, dopo il divorzio, l'ex coniuge continua ad occupare la casa di proprietà esclusiva dell'altro senza averne più diritto?
Il caso riguarda una coppia divorziata dove l'ex moglie continuava ad abitare nell'appartamento di proprietà esclusiva dell'ex marito, nonostante fosse venuto meno il titolo che ne giustificava l'occupazione. La donna sosteneva di avere diritto a rimanere nell'immobile poiché la figlia maggiorenne si era temporaneamente trasferita in Australia e al suo ritorno avrebbe avuto bisogno di un'abitazione.
Il Tribunale ha stabilito un principio molto chiaro: quando viene meno il titolo che giustificava l'assegnazione della casa familiare (ad esempio perché i figli sono diventati economicamente autosufficienti), l'ex coniuge non proprietario deve lasciare l'immobile. In questi casi si configura infatti un'occupazione "senza titolo", cioè priva di una valida giustificazione legale.
La sentenza sottolinea che non è sufficiente invocare generiche difficoltà economiche o future esigenze abitative dei figli per continuare ad occupare l'immobile. Il diritto di abitazione nella casa familiare è infatti strettamente collegato alla presenza di figli minori o non autosufficienti e alla loro necessità di mantenere l'ambiente domestico in cui sono cresciuti.
Nel caso specifico, il Tribunale ha ordinato l'immediato rilascio dell'immobile, evidenziando che la figlia maggiorenne, ormai economicamente indipendente, non necessitava più della casa familiare. Ha inoltre respinto la richiesta di assegno di mantenimento avanzata dall'ex moglie, in quanto già esaminata e rigettata in precedenti procedimenti.
La decisione rappresenta un importante riferimento per situazioni analoghe: quando vengono meno le ragioni che giustificavano l'assegnazione della casa familiare, il proprietario ha diritto a rientrare nella piena disponibilità del suo immobile. L'ex coniuge non può continuare ad occuparlo arbitrariamente, ma deve trovare una sistemazione alternativa, nel rispetto dei diritti proprietari dell'altro.

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