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venerdì 26 aprile 2024 | ore 01:11

La Chiesa piange 70 sacerdoti

Già 70 i preti morti (dai 45 ai 104 anni) in Italia da quando è esplosa l’emergenza Coronavirus. La diocesi più colpita quella di Bergamo ma anche la diocesi di Milano conta un prezzo alto.
Sedriano - Chiesa (foto internet)

Ci sono i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario, con il loro servizio in prima linea dediti a curare e fare il possibile per salvare pazienti affetti da Coronavirus, rischiando a volte, per mancanza di idonei dispositivi di protezione, loro stessi il contagio. Ci sono le istituzioni e le forze dell’ordine al lavoro per controllare e fare in modo che i cittadini rispettino le misure previste. Ci sono i lavoratori di attività produttive considerate essenziali e indispensabili, che non possono stare a casa. E poi ci sono i sacerdoti e le religiose che scelgono di rimanere accanto a fedeli e malati, facendosi ancora più vicini ad ognuno, in questo momento di grande dolore e sofferenza. "Ringrazio Dio per l'esempio di eroicità che ci danno i sacerdoti che pagano con la vita", ha detto il pontefice, ricordando anche "le suore che in queste ore rischiano la vita per rimanere accanto agli ammalati".
“Pastori con l’odore di pecora, stanno in mezzo alla gente”, ha sottolineato Papa Francesco... che non smettono di visitare malati e anziani, preparare aiuti per chi a casa non può stare semplicemente perché una casa non ce l’ha e a cui si offre almeno da mangiare, consegnando con ogni precauzione sacchetti già predisposti, benedire le salme dei defunti per i quali ora non si può nemmeno celebrare il funerale. Già 70 i preti morti (dai 45 ai 104 anni) in Italia da quando è esplosa l’emergenza Coronavirus. La diocesi più colpita quella di Bergamo ma anche la diocesi di Milano conta un prezzo alto. Tra di essi don Agostino Sosio, parroco salesiano di una comunità pastorale a Sesto San Giovanni, di 66 anni. Stava lottando da giorni contro il Coronavirus: inizialmente sembrava rispondere bene alle terapie, poi il peggioramento delle sue condizioni aveva reso necessario intubarlo. "Pastore buono, guida sicura, uomo forte, semplice e delicato, dal Paradiso prega per noi", dicono di lui dall’oratorio salesiano della Rondinella.
Don Luigi Brigatti, invece, era parroco a Sedriano, dal 2005. È mancato ieri sera, giovedì 26 marzo, all’ospedale di Magenta, dove era ricoverato: “Si è abbandonato nelle mani del Padre che lo ha accolto nel Paradiso. Lo sgomento non tolga spazio alla fede che illumina la vita dei credenti. Preghiamo da fratelli e restiamo in comunione”, ha detto il coadiutore don Matteo.
La preghiera continua, intensa, e si innalza a Dio invece per don Carlo Bosco, originario di Castano Primo, ricoverato in ospedale per l’infezione da Covid-19: “In questi momenti non serve sapere di più, aggiungere parole… ma solo pregare”.
Mercoledì 25 marzo, nella Solennità dell’Annunciazione, l’Arcivescovo Mario Delpini aveva celebrato, in assenza di fedeli, dal Duomo di Milano, una S.Messa in suffragio di tutti i fedeli defunti durante l’epidemia: “Manda, Signore, l’angelo della annunciazione e ci sia una luce, là dove noi vediamo solo un abisso insondabile e si apra una porta là dove noi avvertiamo solo un irrimediabile chiusura. Manda, Signore, l’angelo della annunciazione e ciascuno dei nostri morti accolga il saluto che invita alla gioia: rallegrati! Ciascuno dei nostri morti si senta trasfigurato dalla grazia”.

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