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Marcite da... menzione

Giornata Nazionale del Paesaggio: il MIBAC ha premiato per il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa con una menzione speciale i ‘Paesaggi di marcita’ del Parco del Ticino.
Territorio - Menzione speciale per il Parco del Ticino

“Per le strategie di sensibilizzazione ai valori del paesaggio agrario storico dei prati della Valle del Ticino e la promozione di azioni di sviluppo sostenibile capaci di garantire l’equilibrio tra attività umane, ambiente e paesaggio”. Con questa motivazione il MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) ha premiato questa mattina a Roma dieci dei 130 progetti candidati all’edizione 2018-2019 del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa  e del Premio Nazionale del Paesaggio. Tra i primi dieci meritevoli di una menzione speciale da parte della commissione esaminatrice del MIBAC vi è “Paesaggi di Marcita” del Parco del Ticino. Alla cerimonia di consegna a Roma erano presenti i consiglieri del Parco Fabrizio Fracassi e Gioia Gibelli. “…Milano, regina fra le sue ricchezze, siede fra i prati che le fan corona…” … così scienziati italiani descrivevano la campagna intorno a Milano nel 1845. “Ancora oggi nel Parco del Ticino a soli 20 km da Milano – racconta il consigliere con delega all’Agricoltura, Fabrizio Fracassi - rimangono scorci di questo paesaggio antico che ha nelle marcite, risalenti fino al 1200, il suo fiore all’occhiello: prati da fieno per gli allevamenti, irrigati da rogge e fossi dall’andamento sinuoso, contornati da filari arborei di salici e ontani. Alcuni di questi prati nel grigio dell’inverno diventano verdi, grazie alla sommersione con l’acqua delle marcite e ospitano decine di specie di uccelli rarissimi. Un paesaggio agrario, dove la natura e l’uomo convivono in equilibrio, dove ritrova il suo ruolo decisivo anche il “camparo”, regolatore delle acque con stivali e badile, dove Parco e aziende agricole collaborano da anni per la tutela della biodiversità e delle nostre radici storiche”. La menzione speciale di questo paesaggio al Premio Nazionale del Paesaggio (MIBAC – Paesaggi di Marcita) e il superamento della prima fase di preselezione della candidatura presentata al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici (MIPAAFT - Il Paesaggio dei prati iemali del milanese) rappresentano un riconoscimento importante per l’agricoltura nel Parco del Ticino. “L’Ente Parco - prosegue Fracassi - anche con il supporto tecnico di ricercatori universitari, ha studiato in questi anni le marcite e gli ambienti prativi coltivati da tante aziende agricole nell’area protetta in provincia di Milano e di Pavia e ha dimostrato il loro grande valore come habitat agroambientale per insetti e uccelli tutelati dall’Unione Europea. Il mantenimento di questo paesaggio e la sua buona conduzione agricola sono fondamentali per la biodiversità e per il suo valore paesistico, culturale e storico. Inoltre, questi ambienti prativi forniscono un foraggio di alta qualità per l’allevamento bovino e per il latte e la carne che si producono. Infatti, insieme a diverse aziende agricole all’avanguardia, stiamo reintroducendo l’impiego di foraggi verdi nell’alimentazione degli animali: con erba verde, pascoli, foraggi fasciati, erba medica o di marcita si possono ottenere un latte e una carne più salutari per l’uomo – conclude Fabrizio Fracassi - . E così abbiamo favorito la conservazione di questa antico paesaggio di acqua, prati e piante, riscoprendone il suo ruolo storico nel sistema produttivo agricolo sostenibile ed esaltandone i pregi alimentari: il latte che deriva da questo tipo di alimentazione è infatti più giallo e più sano, come quelli di montagna dicono i nostri partner universitari”. Il premio nazionale del Paesaggio viene consegnato in occasione della ‘Giornata Nazionale del Paesaggio” istituita con lo stesso DM e celebrata il 14 marzo di ogni anno. “E'stata premiata una visione, una strategia di lungo periodo che il Parco del Ticino ha attivato da oltre 40 anni, mettendo le marcite al centro delle azioni che hanno permesso di conservare paesaggi straordinari in un’ area metropolitana tra le più dense in Europa. – dichiara Gioia Gibelli, consigliere con delega alla Pianificazione dei Paesaggi e Siti Natura 2000-. Il complesso dei paesaggi di marcita conservati dal Parco del Ticino è il più vasto in Europa. Paesaggi che hanno un valore storico ed identitario eccezionali e che oggi stanno rivelando valori contemporanei, quali esempi perfetti di sostenibilità sia per l’economia circolare che esprimono (la filiera produttiva della marcita costituisce un ciclo chiuso che non produce scarti) , sia in quanto agroecosistemi in grado di contribuire significativamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici, giocando un importante ruolo nella regolazione del ciclo dell’acqua anche in stagioni siccitose. Dunque i paesaggi di marcita producono benefici che vanno ben oltre il prodotto agricolo che, pure, è qualitativamente eccezionale. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie alla conservazione dell’ampio sistema di paesaggi, di cui le marcite sono uno degli elementi di spicco, e grazie al lavoro congiunto dei tecnici del settore pianificazione e paesaggio e dell’agricoltura del Parco. In particolare Francesca Trotti e Michele Bove che, caparbiamente hanno creduto in questo progetto e l’hanno sviluppato, supportati dalla prof. Paola Branduini del Politecnico di Milano il cui contributo volontario e sapiente è stato determinante per raggiungere questo traguardo. – conclude Gioia Gibelli - Un ulteriore, importante tassello dello sviluppo della Riserva della Biosfera del Ticino Val Grande Verbano, facente parte del Programma MAB (Man And Biosphere) dell’ Unesco, che fonda le prospettive di futuro dell’umanità proprio sul successo di un rapporto possibile tra uomo e natura.

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