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venerdì 29 marzo 2024 | ore 11:59

Internet tra libertà e regole, il caso 'Uccidi i Down'

Sempre più spesso gruppi legalmente deplorevoli non possono essere perseguiti
Attualità - Facebook (da internet)

La libertà è un bene prezioso che però non si mostra in antitesi con alcune regole legate al vivere civile. In tema di 'Internet' la situazione appare decisamente molto complessa, legislazioni di più Stati si sovrappongo senza poter arrivare a conclusioni certe e definite, con un'attuale anarchia che troppo spesso porta a situazioni imbarazzanti, per non dire oltraggiose. Ne è l'ultimo caso, l'apertura di un gruppo sul popolare social-network 'Facebook' denominato 'Uccidi i Down', in cui si incita a ad “eliminare queste persone considerate un male della società”. In poche ore il gruppo ha visto l'adesione un gran numero di 'fan' tra giovani, signori e signore. Fosse un volantino o un manifesto verrebbero tutti denunciati per apologia di reato e istigazioni, ma essendo su internet, oltre a rendere complessa la chiusura del gruppo stesso (la Polizia Postale deve inoltrare la segnalazione a Palo Alto, Stati Uniti, dove ha sede la società che gestiste 'Facebook'), risulta legalmente complesso intervenire duramente con chi ha commentato e aizzato le discussioni nel gruppo. Gruppi come questo, purtroppo, se ne sono aperti molti col passare del tempo (basta ricordare anche coloro che hanno incitato l'aggressore del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo il suo ferimento in piazza Duomo), con la complicanza che i problemi si sono riscontrati anche nei video sul 'Youtube'. In questi casi, per fortuna, molto spesso l'intervento più importante viene svolto dalle persone intelligenti che rispondono segnalando questi episodi deplorevoli e dichiarano la propria posizione con 'contro-gruppi' molto più numerosi e significativi. Ricordando a chi considera le persone affette dalla sindrome di 'Dawn' come dei 'diversi', segnaliamo una bella definizione tratta di 'Wikipedia' (l'enciclopedia libera online, questo sì ottimo esempio di libertà comune in rete): “La sindrome di Down comporta situazioni diverse di rallentamento dello sviluppo, ma in genere non preclude possibilità allo stesso: è possibile una buona integrazione e convivenza, data la volitiva capacità di apprendimento che caratterizza l'individuo down”. Appare così evidente come, in molti casi, il meno intelligente ed il diverso sia colui che giudica perchè ignorante.

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