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sabato 04 maggio 2024 | ore 01:06

"Tutti siamo ospiti..."

Continua a far discutere la decisione del Consiglio comunale di aumentare la tassa rifiuti a chi ospiterà profughi. L'intervento del parroco e di don Alessandro Vavassori.
Attualità - Accoglienza migranti (Foto internet)

Da una parte il parroco, don Pierluigi, dall'altra il messaggio di don Alessandro Vavassori, responsabile della Diocesi di Milano per la Pastorale dei migranti: perchè la questione aumento della tassa rifiuti per chi ospiterà nella propria abitazione richiedenti asilo (decisa dall'attuale Amministrazione comunale di Turbigo) continua a tenere accesa la discussione in paese. "Carissimi parrocchiani praticanti. Dopo aver pregato e meditato, mi rivolgo solo a voi. Anche Gesù, in tanti momenti ha avuto un riguardo particolare ai suoi apostoli e non sempre si è rivolto a tutti, questo l'ha fatto per educare gli apostoli er essere poi i portatori del messaggio a tutti i popoli, così anche io voglio esservi al fianco, per diventare poco a poco il giusto sale e la giusta luce in mezzo alla comunità [...]. Alla luce delle prese di posizioni noi dobbiamo difendere i più poveri e chi ha bisogno di solidarietà. Certamente non accetto la presa di posizione della nostra amministrazione nei confronti di chi vorrebbe ospitare i profughi. Il cristiano deve amare tutti come fratelli e saper vedere in tutti il volto di Dio che ci ha creati a sua immagine e somiglianza. Non ci devono essere discriminazioni perchè tutti siamo ospiti del creato e pertanto il territorio in cui viviamo non ci appartiene e non possiamo impossessarcene come vogliamo, ma essere custodi e condividere quello che Dio ci affida. Purtroppo anche chi frequenta la chiesa non sempre è pronto ad accettare ed accogliere i profughi e questo significa non aver fiducia nel Signore e voler essere "padroni del nostro territorio". E' sbagliato diffondere "la cultura della paura". Non tutti i profughi sono violenti o stupratori o ladri. Occorre studiare come cercare di educare e aiutarli all'integrazione, anche se questo è difficile. [...]". Quindi, ecco appunto contemporaneamente il messaggio di don Alessandro Vavassori. "Apprendiamo dalla stampa che il Consiglio comunale di Turbigo, su proposta del sindaco, ha approvato un aumento della tassa rifiuti per chi ospita richiedenti asilo. Certamente chi ospita qualcuno in casa, e dovrebbe valere per chiunque, produce più rifiuti ed è giusto che paghi di più. Ma solo un poco di più, in base al numero di persone, e non certo, come risulta abbia detto il sindaco, "molto, molto di più, nell'ordine di dieci volte di più". Il sindaco giustifica la scelta come una modalità per disincentivare l'applicazione al protocollo della Prefettura perchè a Turbigo non vuole che arrivino profughi. Reagiamo con decisione a tale sfrontatezza: usare una tassa comunale a fini politici e propagandistici, è inaccettabile e gravissimo, significa usare il bene comune per fini ideologici razzisti. Invece di favorire l'accoglienza, di fare qualcosa per persone in stato di bisogno (cosa che in non pochi casi ha costituito un'occasione positiva per tutta la comunità), si volta la faccia dall'altra parte e si costringono la Prefettura e i Comuni vicini a sobbarcarsi un peso ulteriore [...]. Noi non siamo d'accordo, perchè guardiamo ad ogni uomo prima come persona e come cittadino, al di là della nazionalità. Per altro la presenza di centri di accoglienza della Prefettura non comporta costi al Comune e porta un indotto economico positivo per gli italiani [...]". "Tocca a noi non avere paura di difendere i principi della nostra fede e pregare affinché tutti i governanti dei paesi d'Europa sappiano vincere la paura e vivere meglio l'accoglienza cercando soluzioni adatte per vivere nella pace pur avendo nazionalità diverse - conclude il parroco turbighese - Non si può fare solo cortei per condannare gli attentati terroristici e poi non studiare come prevenirli. Non si risolve la paura non accogliendo i migranti o rimandandoli al loro paese. Tutti siamo migranti, in quanto, torno a sottolineare, la terra dove viviamo ci è stata affidata da Dio e non possiamo impossessarcene, ma condividere. Questo è ciò che insegna la fede, a meno che vogliamo metterci contro il Signore del creato. Il Signore sia la nostra Luce per trovare il giusto equilibrio. Per questo io prego il Signore: sia il Signore la nostra guida nel cammino della condivisione e dell'amore".

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