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venerdì 19 aprile 2024 | ore 15:37

Epatite B cronica: nuovo farmaco

E' la Regione Lombardia a dare un contributo alla realizzazione di farmaci innovativi per curare definitivamente l'epatite B cronica. Aiuterà 300 milioni di malati.
Salute - Epatite B cronica: nuovo farmaco

E' la Regione Lombardia a dare un importante contributo alla realizzazione di farmaci innovativi per curare definitivamente l'epatite B cronica. Grazie all'Accordo per la Ricerca sottoscritto dall'assessore all'Università, Ricerca e Open innovation, Luca Del Gobbo, con il presidente di Promidis srl, Pietro Di Lorenzo, si concretizza la possibilità di raggiungere un risultato straordinario. NE SOFFRONO 300 MILIONI DI PERSONE AL MONDO - "Quando parliamo di epatite B - ha detto Del Gobbo - parliamo di una patologia causata dal virus HBV che intacca pericolosamente un organo vitale come il fegato. Il 5 per cento degli adulti e oltre il 50 dei bambini al di sotto dei 5 anni infettati da questo virus diventano malati cronici. Su scala mondiale sono 300 milioni le persone affette da questa patologia, di cui 1 milione muore ogni anno". VACCINI PREVENGONO INFEZIONE, MA NON ESISTONO CURE DEFINITIVE - Attualmente, la medicina offre vaccini in grado di prevenire l'infezione, ma non di curare definitivamente l'epatite B cronica. IN LOMBARDIA SPEDA SANITARIA DI 24 MILIONI DI EURO - "I malati quindi - ha sottolineato l'assessore - devono assumere farmaci per tutta la vita e questo significa costi elevatissimi per il sistema sanitario e la non certezza di ridurre il rischio del cancro al fegato. Dal 2009 al 2015 la spesa sanitaria per la cura dell'Epatite B, in Lombardia, e' raddoppiata passando da 12 a 24 milioni di euro. Il progetto su cui hanno già cominciato a lavorare Promidis e gli altri partner della rete intende dunque assicurare proprio questo risultato: la cura definitiva di un male ancora fortemente diffuso. IL NUOVO RUOLO DELLA PA - In questo scenario, favorito dalla Legge regionale 29 'Lombardia è Ricerca', muta il ruolo della pubblica amministrazione. "Vogliamo aprire spazi - ha continuato Del Gobbo - e creare dinamiche per le quali cittadini, famiglie, imprese, centri di ricerca non sono più solo destinatari delle politiche, ma sono anzitutto protagonisti, con una voce in capitolo e con la possibilità di dare gambe a idee anche rivoluzionarie, ma sempre con una ricaduta positiva sulla vita delle persone". GLI ACCORDI PER LA RICERCA - Gli "Accordi per la ricerca e l'innovazione", istituiti appunto con la Legge 29/2016, sono traduzione concreta di questo approccio. Si tratta di uno strumento che esce dalla logica dei vecchi bandi e si concentra sulla negoziazione tra le parti rispetto agli elementi tecnici, ai tempi, alle risorse e alle modalità di compartecipazione a un progetto comune. 106 MILIONI A FONDO PERDUTO - Su questa misura Regione Lombardia ha stanziato ben 106 milioni di euro a fondo perduto che serviranno a finanziare 32 progetti - scelti su un totale di 90 presentati - all'interno dei quali lavoreranno 210 soggetti di cui 130 imprese (grandi, medie e piccole) e 80 organismi di ricerca. Una massa critica importante. 800 NUOVI CONTRATTI DI RICERCA - Realizzare questi progetti, significa anche creare nuovi posti di lavoro: "Saranno 800 i contratti di ricerca per un periodo di 30 mesi, che generano 50 milioni di euro di in vestimenti di cui 25 stanziati da Regione Lombardia". Tra questi progetti, quello con capofila Promidis riceverà un contributo da parte di Regione Lombardia pari a 3,3 milioni di euro, su un investimento complessivo di 5,6 milioni di euro.

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