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giovedì 16 maggio 2024 | ore 07:04

"Buon viaggio!". Marco è partito

Cuggiono - Marco durante la partenza del giro del mondo (Foto di Franco Gualdoni)

Le 10.30 circa di oggi… si parte. Zaino e borse a posto, attrezzature e materiale vario sistemati, gli abbracci, i saluti, qualche foto e poi in sella: comincia ufficialmente il viaggio. Il sogno, adesso, sì che diventa realtà. E in fondo diversamente non potrebbe essere chiamato. Alzi la mano, infatti, chi almeno una volta nella sua vita non ha desiderato prima o poi di poter girare il mondo? Ma se lo fai in bicicletta, beh… inevitabilmente quell’esperienza sarà qualcosa di unico, eccezionale e straordinario. “Ci siamo – racconta Marco Invernizzi, 28 anni di Cuggiono – Emozionato? Si e no: molto probabilmente le emozioni arriveranno una volta in strada. Sinceramente, in questi giorni, con i preparativi non ho avuto quasi il tempo di pensarci. Cuggiono - Marco con gli amici e i familiari prima della partenza Direi più che altro curioso di conoscere alcuni posti e luoghi: l’America centrale e il sud America, innanzitutto, quindi l’Australia e l’Asia, sono zone che mi attirano molto”. Dopo Barcellona nel 2011, Oslo l’anno successivo, l’Italia intera nel 2013 e infine Francoforte alla fine del 2014, insomma, il 28enne cuggionese è pronto a vivere una nuova e fantastica impresa, appunto attraversare il globo terrestre sempre in sella alla sua inseparabile “due ruote”. “Chi me lo fa fare? – dice – Penso che la bici sia il mezzo ideale per viaggiare: si ha il tempo di conoscere la gente e assaporare il vero gusto della terra che si sta visitando. Non c’è minimamente paragone con un viaggio tradizionale”. Proprio il viaggio, allora, come l’hai pensato e strutturato? “La cosa bella è che nei primi giorni sarò accompagnato da un’amica che venuta a conoscenza di questa esperienza mi ha contattato su internet e si è proposta di fare un pezzo di strada al mio fianco – continua – La prima tappa, quindi, sarà fino a Torino, per poi attraversare le Alpi e puntare dritto verso la Spagna e il Portoggallo. Ci sarà anche un’altra persona che da Madrid a Lisbona pedalerà al mio fianco. Una volta qui, mi trasferirò negli Stati Uniti, ovviamente in aereo (per gli spostamenti oltre Oceano ho dovuto per forza affidarmi ad un mezzo a motore), dove monterò nuovamente in sella destinazione il Cile, per un’altra traversata in direzione dell’Australia e via successivamente in Cina, Thailandia e India”. Gli ultimi passaggi saranno, invece, il Sud Africa e il Kenya rientrando infine in Italia. “In totale mi aspettano 35 mila chilometri circa – conclude – superando i 5 continenti e 35 Paesi diversi. Ho in programma, è ovvio, di fermarmi qualche giorno nei vari posti dove giungerò per visitarli e conoscerli meglio e, inoltre, per la gran parte del giro dormirò in tenda, mentre in alcuni casi mi affiderò all’ospitalità delle persone che incontrerò”. (FOTO DI FRANCO GUALDONI)

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