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Socio-sanitaria 2014, via libera

Formazione socio - sanitaria, via libera della Provincia di Milano. "Ai nuovi bisogni si risponde con la qualità" - dice l'assessore alle Politiche Sociali Massimo Pagani.
Salute - Formazione socio - sanitaria (Foto internet)

E’ stato approvato nella giunta provinciale il programma annuale per la formazione degli operatori sociali e socio-sanitari per l’anno 2014. Un piano da oltre 356.000 euro, con cui la Provincia di Milano, tramite l’assessorato alle Politiche sociali, rinnova il proprio impegno nell’attività di formazione nel campo del welfare. Particolare attenzione verrà dedicata da Palazzo Isimbardi alla famiglia, alla disabilità e a quelle fragilità sociali che, complice la crisi economica ed occupazionale, si stanno moltiplicando anche a Milano e provincia. Senza perdere di vista il ruolo che i territori avranno nella definizione del welfare del futuro. “L’attuale congiuntura ha reso ancor più delicato il ruolo di coloro che lavorano nel campo del welfare” dichiara l’assessore alle Politiche sociali Massimo Pagani, relatore del provvedimento. “I nuovi e aumentati bisogni della cittadinanza, e la necessità di consolidare reti inter-istituzionali ormai collaudate, hanno imposto un cambiamento dei profili professionali degli operatori. Da qui, la sfida della Provincia a progettare anche per l’anno prossimo una formazione socio-sanitaria ad elevati standard qualitativi. Una sfida che, ne sono certo, sarà vinta”. La qualità dell’attività formativa di Palazzo Isimbardi è confermata dai dati: nel solo 2012 la Provincia ha formato 2.935 operatori per un totale di 83 corsi organizzati. Nel primo semestre 2013, i corsi organizzati sono stati 46, frequentati da 1.584 persone. “Andando oltre i dati, sono i riscontri degli stessi operatori all’attività corsistica a darci la certezza che la formazione è una vera eccellenza del nostro Ente” commenta Pagani. Per poi aggiungere: “La formazione socio-sanitaria è una delle funzioni che Regione Lombardia ha delegato alle Province con la legge 3/2008. Chi ritiene le Province enti superflui, e pertanto da superare, è in grado di dirci chi le sostituirebbe nel campo della formazione? Ma soprattutto, è consapevole del fatto che una formazione di qualità si traduce in migliori servizi per i cittadini?”.

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