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venerdì 05 dicembre 2025 | ore 08:04

Asili nido: la Giunta destina 100mila euro per le famiglie con bimbi da zero a 3 anni

Si tratta di una somma considerevole, che l’amministrazione comunale ha deciso di utilizzare in toto per andare incontro alle esigenze delle famiglie residenti con figli in età compresa tra 0 e i 3 anni.
Inveruno - Asilo don Luigi Sacchi.1

La quota per l’anno 2025 del Fondo di solidarietà comunale, che finanzia interventi di potenziamento dei servizi educativi per l’infanzia, destinata al Comune di Inveruno ammonta a quasi 100.000 euro. “Le risorse sono vincolate all’attivazione del servizio per gli utenti aggiuntivi, assegnati ogni anno, e soggette alla rendicontazione da parte dei comuni.” Tali risorse devono essere utilizzate scegliendo all’interno di una serie di possibili interventi di potenziamento dei servizi 0-3 secondo quanto previsto dalla normativa, quindi sono risorse vincolate e soggette al raggiungimento degli obiettivi pre-assegnati.
Si tratta di una somma considerevole, che l’amministrazione comunale ha deciso di utilizzare in toto per andare incontro alle esigenze delle famiglie residenti con figli in età compresa tra 0 e i 3 anni.
La Giunta comunale ritiene che i servizi socio-educativi rivolti ai più piccoli costituiscono una realtà fondamentale per favorire la formazione e la socializzazione dei bimbi, con l’obiettivo di promuovere il loro benessere psicofisico e lo sviluppo delle potenzialità ricognitive, affettive, relazionali e sociali, oltre che offrire un valido supporto alle famiglie.
L’amministrazione comunale ha quindi individuato due strumenti principali per raggiungere gli obiettivi prefissati:
1) L’emissione di ‘voucher’ erogati direttamente alle famiglie come contributo diretto alle spese sostenute per le rette di asili nido e di servizi simili.
2) La sottoscrizione di convenzioni con gli enti gestori di asili nido e servizi simili per l’applicazione di una riduzione diretta sulla retta sostenuta dalle famiglie.
La Giunta comunale, con un’apposita delibera, ha stabilito di destinare un quarto della somma complessiva del Fondo di solidarietà comunale alla riduzione delle rette dell’asilo nido comunale “don Luigi Sacchi”, gestito dalla cooperativa sociale ‘Or.s.a.’ su concessione di Azienda Sociale e di quelle della sezione primavera della scuola per l’infanzia parrocchiale ‘don Giuseppe Gilardi’. Grazie al finanziamento comunale di 25.000 euro, in accordo con i gestori delle due strutture, si potrà procedere a una riduzione complessiva di circa il 6% della retta.
Nel dettaglio, le rette saranno ridotte di 25 euro al mese per i bimbi residenti che frequentano la sezione primavera della scuola per l’infanzia parrocchiale, di 50 euro al mese per i bimbi residenti che frequentano ‘full time’ e di 40 euro al mese per i bimbi residenti che frequentano ‘part time’ l’asilo nido gestito da Orsa.
I restanti 74.685 euro saranno invece utilizzati per l’erogazione di ‘voucher’ destinati alle famiglie residenti a Inveruno e Furato con figli che frequentano strutture destinate ai bimbi in età
compresa tra 0 e 3 anni (asili nido, micronidi, nidi famiglia e sezioni primavera, senza distinzione tra pubblico e privato) sia sul territorio comunale sia in altri paesi.
I voucher per ciascuna famiglia saranno di una cifra compresa tra un minimo di 550 euro e un massimo di 2200 euro all’anno, a seconda della fascia Isee di appartenenza.
“I servizi alla prima infanzia sono diventanti negli anni sempre più richiesti e necessari per le famiglie - ha dichiarato la sindaca Nicoletta Saveri - Sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale del bambino e supportano anche le famiglie, agevolando la conciliazione tra lavoro e vita familiare. È il secondo anno che il Comune decide di utilizzare le risorse del Fondo di solidarietà comunale per il potenziamento dei servizi 0-3 anni, mettendo in campo un aiuto concreto alle famiglie residenti a Inveruno e Furato. Quest’anno, in particolare, essendo più sostanziose le risorse si è individuata un’altra modalità consentita dalla norma, che è quella di stipulare delle convenzioni con gli enti gestori: questo è stato anche un modo per rafforzare la collaborazione tra i titolari dei servizi.”

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