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lunedì 29 aprile 2024 | ore 00:09

Formazione BLSD al 'Torno'

Ogni anno, in Italia, circa 60.000 cittadini perdono la vita in conseguenza di un arresto cardiocircolatorio (ACC), a insorgenza spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore.
Castano / Scuole - Formazione BLSD al 'Torno'

Ogni anno, in Italia, circa 60.000 cittadini perdono la vita in conseguenza di un arresto cardiocircolatorio (ACC), a insorgenza spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore. La letteratura scientifica internazionale ha tuttavia dimostrato che, in caso di arresto cardiaco, se si interviene in maniera tempestiva e corretta, con poche e semplici manovre di primo soccorso, la possibilità di sopravvivenza così come la possibilità di recupero senza danni cerebrali aumentano considerevolmente. In base al protocollo BLSD (Basic Life Support and Defibrillation ) stabilito da Italian Resuscitation Council (IRC), le Compressioni Toraciche Esterne (CTE) costituiscono le prime manovre di soccorso da attuare ed è essenziale che siano eseguite al più presto anche da parte di personale non sanitario, purchè adeguatamente formato. A questo primo e fondamentale trattamento può aggiungersi l’utilizzo di un Defibrillatore semi-Automatico Esterno (DAE) a cura dei cosiddetti operatori o soccorritori laici. La complementarietà dei due interventi si rivela in molti casi un’autentica fonte di salvezza per circa il 30 % delle persone colpite da arresto cardiaco: l’erogazione della scarica elettrica, stabilita automaticamente dal dispositivo, è in grado di interrompere l’aritmia più pericolosa e la fibrillazione ventricolare, mentre le compressioni toraciche esterne aiutano a mantenere vitali gli organi “nobili” (cuore e cervello). Ad oggi, purtroppo, la scarsissima conoscenza delle manovre di primo soccorso da parte della popolazione riduce drasticamente sia la possibilità di sopravvivenza delle vittime sia le possibilità di limitare eventuali esiti invalidanti. Per questa ragione è assolutamente indispensabile che le tecniche di base della rianimazione cardio-polmonare diventino un patrimonio di conoscenza comune e diffusa. Particolarmente sensibile all’esigenza il “Torno” di Castano Primo. L’Istituto infatti dispone di due defibrillatori semiautomatici (tale dotazione aumenterà nel 2024) e può vantare la presenza, fra il suo personale interno, di 4 operatori laici riconosciuti da AREU (Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza) e abilitati alla formazione, i professori Simona Merlo, Lara Tonetti, Angelo Torino e Michele Zanmarchi. Grazie al loro impegno e alle sessioni di formazione specifica da loro promosse, e già in fase di svolgimento, gli allievi delle classi quinte potranno conseguire la certificazione all’uso del defibrillatore semiautomatico e apprendere le fondamentali manovre di rianimazione cardiopolmonare.
I corsi teorico-pratici, in programma da novembre 2023 a maggio 2024, coinvolgeranno 11 classi per un totale di 220 alunni e 16 colleghi, tra docenti e personale ATA. Per ogni sessione sono previste 2 ore di lezione frontale e 3 ore di addestramento tecnico-pratico gestito per piccoli gruppi ed effettuato su appositi manichini.
L’obiettivo è formare i cittadini “comuni” per consentire loro di non rimanere impotenti di fronte a una vittima di arresto cardiaco, approntando quelle misure di primo soccorso che potrebbero salvargli la vita.

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