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venerdì 29 marzo 2024 | ore 06:12

"Natale e Capodanno... taac"

"Distanti, ma uniti": quante volte, nel corso dei mesi appena passati, ci siamo sentiti ripetere questa frase. Beh... facile a parole, un po', anzi molto meno nei fatti.
Editoriali - La scena del film 'Il ragazzo di campagna' (Foto internet)

"Distanti, ma uniti": quante volte, nel corso dei mesi appena passati, ci siamo sentiti ripetere questa frase. Beh... facile a parole, un po', anzi molto meno nei fatti. Già, perché per la maggior parte degli italiani le prossime festività natalizie (da sempre sinonimo di condivisione) saranno, purtroppo, solamente distanza e poca, pochissima o niente unione. Ve la ricordate, alla fine, la scena del famoso film 'Il ragazzo di campagna', quando Renato Pozzetto si trovava tutto solo nel suo monolocale a preparare la tavola per un commensale che mai ci sarebbe stato? Ecco, lo stesso a Natale, Santo Stefano e Capodanno accadrà per tanti italiani. Il periodo più magico e speciale dell'anno che diventa un momento qualunque, dove nemmeno gli affetti più stretti e sinceri, quelli di cui mai come oggi ce ne sarebbe davvero bisogno, possono darci un sostegno e una fondamentale mano per affrontare una situazione già di per sé complessa. Eh no! Non si può! Vietato, infatti, spostarsi, proprio in quei precisi istanti, da un Comune all'altro, così da prevenire e contrastare il diffondersi del Covid-19 che, dall'inizio dell'anno, si è insinuato nelle nostre vite. Niente incontri e ritrovi con i familiari e i parenti (gli stessi che, magari, quotidianamente già vediamo, ma che, adesso, non ci è permesso). Insomma, l'ennesimo sacrificio che ci stanno chiedendo e che, ancora una volta, benché se ne dica, faremo. Un ulteriore sforzo, perché come continuano a sottolineare dalle istituzioni ai vari esperti, "E' fondamentale per uscirne...", che si aggiunge ai numerosi che abbiamo dovuto affrontare in questi 12 mesi. Noi, di nuovo, dunque, risponderemo presenti, ma, al contempo, vorremmo che pure coloro che sono deputati alla salvaguardia e tutela della nostra salute e tutela facessero un serio e approfondito esame di coscienza e responsabilità. Il virus certo (nessuno sia chiaro sta sostenendo il contrario) ci ha fatto e sta continuando a farci male, malissimo, però anche la solitudine, in molti, troppi casi, lascia dietro di sé un grande dolore e una tristezza immensa.

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