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giovedì 25 aprile 2024 | ore 19:17

'Posti di blocco'


"Ora di nuovo vedo sulla strada i posti di blocco, quelli veri, quelli armati, magari presidiati anche dall’esercito".

Rubrica - 'Posto di blocco'

L’immagine primaria del posto di blocco è quello che esce dallo schermo, quello catodico dei televisori, quelli vecchi.
Posti di blocco dei film, quelli Americani, ma anche Italiani a tema poliziesco, finzioni che aumentavano la realtà della strada. 
Realtà che mi è stata buttata in faccia il 9 maggio 1978 quando il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro innescò in tutta la Nazione migliaia di posti di blocco, vissuti dal vivo e che ricordo vivamente ancora oggi.
 Poi a cavalo degli anni ’90 ancora lo sforzo delle forze dell’ordine nella lotta contro la banda della Uno Bianca. 
Poi la storia personale, credo di molti, è la solita di patentati fermati per controlli di routine o piccole infrazioni stradali, ben lontano dai veri posti di blocco che tornarono con il terrorismo dopo quel tragico 11 settembre; sembra ieri ma sono già passati quasi vent’anni. 
Ora di nuovo vedo sulla strada i posti di blocco, quelli veri, quelli armati, magari presidiati anche dall’esercito.
 Una nuova lotta, non contro qualcuno o qualcosa in particolare, solo contro la stupidità e la mancanza di responsabilità degli Italiani, di molti che se ne fregano di tutto, tutti, forti di uno sfrontato egoismo che mette il pericolo loro, francamente poco ci può importare, ma soprattutto gli altri vittime della loro becera ignoranza.
 Posti di blocco obbligati che non mi fanno paura, anzi mi danno sicurezza, mi danno un senso di protezione e di stato che cerca di porre riparo dove i cittadini, membri dello stesso stato e che dovrebbero essere parte coesa dello stesso, non riescono.
Gli stessi cittadini che invece di contribuire con il personale comportamento ad arginare una pandemia creano pericolose falle in un tessuto già delicato e compromesso.
 Agenti e militari impegnati in qualcosa che dovrebbe essere inutile in uno stato fatto da persone responsabili, ma la realtà ci ha sbattuto in faccia il contrario.
Posti di blocco contro l’intelligenza e un dovere sociale che manca, mi fa tristezza, ma per fortuna ci sono.

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