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martedì 16 aprile 2024 | ore 09:40

Seduti a tavola: il cibo che aiuta

Il progetto una 'Tavola di cartone': pasti ai senzatetto nei ristoranti di Milano. L'iniziativa dell'artista Maurizio Orrico, che coinvolge associazioni e più realtà.
Milano / Sociale - Il progetto una 'Tavola di cartone' (Foto Eliuz Photography)

Le giornate intere passate in una via, una piazza, su un marciapiede, sotto un portico oppure in qualche struttura di ricovero. Le tante, mille difficoltà per trovare anche solo un semplice pezzo di pane, un piatto di pasta o una bevanda calda, ma adesso ecco un’iniziativa che parte proprio dal cibo e con il cibo vuole portare aiuto a chi, purtroppo, è meno fortunato. L’hanno chiamata una ‘Tavola di cartone’, molto più di un semplice progetto, bensì un sostegno mirato e concreto per quei senzatetto che, quotidianamente, vivono tra le periferie e le zone centrali di Milano. Quando l’arte e il sociale, alla fine, si uniscono e fanno del bene, perché l’idea, nata dall’artista Maurizio Orrico, vede assieme, da una parte, il mondo della ristorazione e Slow Food, dall’altra diverse associazioni che, costantemente, operano sul territorio a favore, appunto, di queste persone. “Chi dice, quindi, che con la cultura non si mangia, beh... si sbaglia - spiega Orrico - Vorrei che questa proposta, oltre a dare un supporto a chi ha bisogno, facesse anche riflettere su certi concetti e sull’importanza della solidarietà”. E, allora, pronti a sedersi fianco a fianco su un tavolo tondo, realizzato proprio in cartone e ben riconoscibile, che verrà collocato nei vari ristoranti che hanno aderito e che in un anno potranno offrire ai clochard dai 15 ai 20 mila pasti. “In questo caso, poi, il cartone non è qualcosa di fragile, anzi è solido, utile e svolge la funzione di conforto e aiuto; un materiale resistente e nel contempo leggero, ma dotato di una grande semplicità e povertà che diventano in quegli istanti una significativa ricchezza”. Da qui, pertanto, la volontà chiara e precisa di utilizzarlo, per ribadire di nuovo, dopo le case di cartone (idea sempre dell’artista e che da alcuni anni sono un punto di riferimento per i senzatetto), che, il più delle volte, sono le piccole e semplici cose a dare una fondamentale mano a chi si trova in situazioni di difficoltà e disagio. “Gesti che dovrebbero appartenere alla normalità che, però, molto spesso, ci dimentichiamo. Il messaggio che si prova a dare con il progetto è proprio questo: l’unione fa la forza e può donare un sostegno”. (Foto Eliuz Photography)

"INIZIATIVA CHE, AL DI LA' DEL CIBO, CI RIDA' DIGNITA'"
La vita che, all’improvviso, ti mette di fronte a realtà e situazioni difficili e che ti costringe ad andare a vivere per strada o in qualche struttura di ricovero. La ricerca continua di qualcosa per sopravvivere, un aiuto, un pasto caldo, un posto per la notte, anche semplicemente una parola di conforto oppure uno spiraglio di luce in fondo al buio che ti è calato addosso. Ogni giorno è una ‘lotta’ costante, la città tutta attorno con le sue tante sfaccettature, fino a che ecco che sulla tua strada incontri quelli che, non solo per il nome che portano sulle loro divise (City Angels), sono dei veri e proprio angeli. “Grazie di cuore ad ognuno di loro - dicono Eddy e Patrizia, due dei clochard che, per primi, hanno avuto l’opportunità di provare l’esperienza della ‘Tavola di cartone’ - Conoscerli, non smetteremo mai di ripeterlo, è stata una grandissima fortuna, perché il sostegno che ci danno quotidianamente è fondamentale”. E, adesso, ecco anche quest’altra iniziativa. “Un progetto molto importante - affermano - Sapere di poter fare affidamento su alcuni ristoratori che offrono un pasto a chi si trova nelle nostre stesse condizioni, vuol dire, al di là del cibo vero e proprio, ridare un po’ di dignità a quanti sono costretti a vivere per strada. Ringraziamo, quindi, chi ha pensato a questa proposta e alle persone che l’hanno subito appoggiata e la stanno mettendo in atto”.

"SEMPLICI GESTI, MA IMPORTANTI"
Giusto il tempo di ascoltare che cosa sarebbe stato il progetto, che, senza neanche pensarci un attimo, ha voluto dare la sua adesione. In fondo, Davide, titolare del ristorante ‘L’Antro della Sibilla’ (in via San Gregorio 37 a Milano) è fatto così. Se c’è, come si dice, insomma, da scendere in campo per il sociale, lui non si è mai tirato indietro. Anzi. “Penso che aiutare chi, purtroppo, è meno fortunato, sia qualcosa che ognuno di noi dovrebbe fare - ribadisce il ristoratore - Bastano piccoli gesti, ma importanti per queste persone. La ‘Tavola di cartone’, nello specifico, è un’iniziativa veramente lodevole e che può portare grandi benefici”.

"MILANO, CITTA' DAVVERO CON IL CUORE IN MANO"
L’impegno quotidiano a Milano e in tutte le altre città italiane dove sono presenti. Un aiuto costante, a piedi e con i vari mezzi a disposizione, e adesso anche questa nuova iniziativa di solidarietà e sostegno (appunto, la ‘Tavola di cartone’), alla quale, fin da subito, hanno dato la loro disponibilità. “Come City Angels - spiega il presidente e fondatore Mario Furlan - siamo più che mai sicuri che è dai gesti più semplici che si può arrivare a risultati significativi. E il progetto in questione ne è certamente un esempio. Da parte nostra, dunque, segnaleremo alle strutture che hanno aderito i senzatetto, così che questi ultimi possano entrare nel ristorante, sedersi al tavolo e mangiare oppure ritirare il pasto e consumarlo, poi, all’esterno. Un’idea che vuole essere un’ulteriore tassello di vicinanza a chi, purtroppo, è in difficoltà, convinti che Milano è davvero una città con il cuore in mano e con tante belle persone pronte a portare la loro solidarietà”.

L'AIUTO CHE PARTE DALL'IDEA DI MAURIZIO ORRICO

CITY ANGELS IN PRIMA LINEA: IL FONDATORE MARIO FURLAN

DAVIDE E L'ANTRO DELLA SIBILLA: RISTORATORI A SOSTEGNO

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