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venerdì 29 marzo 2024 | ore 08:46

Quel nome così... 'scomodo'

L'incredibile storia di Jessica Rizzo, una delle giovanissime in gara a 'Veline'. Pare proprio che nel suo nome ci sia la motivazione dell'esclusione in semifinale.
Televisione - La giovane concorrente di 'Veline' Jessica Rizzo

A pochi giorni dall’eleggere le nuove veline di Striscia la Notizia, le polemiche, di certo, non mancano. Su facebook, tanti i commenti per le finaliste, ma, si sa, qualcuno preferisce anche togliersi i cosiddetti 'sassolini dalla scarpa'. Del resto, proprio facebook è l’unico strumento che riesce, insieme ad altri pochissimi social network, ad accomunare più persone con pochi concetti che 'girano' tramite i link. A seguito di un articolo su una nota testata giornalistica, postato questa volta sulla bacheca di una delle finaliste si legge un fatto che ha lasciato a bocca aperta in molti. “Io, che per nove puntate, sono rimasta muta e sorridente davanti alle telecamere, - dice la giornalista che abbiamo preferito lasciare anonima – ne ho viste veramente di tutti i colori”. E fin qui, nulla da ridire. Nei capoversi a venire, però, qualcosa comincia ad incuriosire la lettura. “La giuria s’è anche divisa parecchie volte in “maschi e femmine". Questo è dovuto al fatto che non si poteva appoggiare la votazione di una con movenze eccessivamente sexy ed eliminare tassativamente le facce pulite” – ha esordito la “giurata”, pronta a sottolineare un punto comune dove si sono ritrovati. Jessica Rizzo: “Era assurdo mandare una bella ragazza napoletana in finale col nome della pornostar italiana” e concludendo con un “quando è troppo è troppo”, è scoppiata la bufera. “Avevo partecipato a Veline con tanto entusiasmo” – ci confida la stessa Jessica – La vittoria della prima puntata mi aveva dato tanta carica, anche se l’esclusione in semifinale mi è dispiaciuta parecchio” (ha perso allo spareggio, ndr). Come ti sei sentita quando hai scoperto la motivazione della tua eliminazione (pare, infatti, il condizionale, comunque, è d'obbligo, che sia stata, appunto questa? “Quelle frasi hanno lasciato me e la mia famiglia sbigottiti! Mi chiedo se è possibile nel 2012 essere discriminata per portare lo stesso nome di una donna nel mondo del porno. E’ possibile che debba vedermi chiudere le porta della televisione, moda o cinema solo perchè mi chiamo Jessica Rizzo? E'davvero molto triste". Tu credi che sia stato solo questo il pretesto per la tua esclusione? "Sì, di certo è stato un motivo futile per non arrivare alle finali e per far passare qualche altra concorrente”. Ora cosa pensi di fare? “Andrò avanti ugualmente per la mia strada, non mi farò scoraggiare da simili attacchi discriminatori”. Conta davvero l’omonimia al giorno d’oggi o si è trattato solo di un’inconveniente che non l’avrebbe, comunque, portata in finale?

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