E’ partito il 9 ottobre scorso il 15° Censimento generale della popolazione, che viene effettuato ogni 10 anni. L’Istituto Nazionale di Statistica ha infatti spedito ai 25 milioni di famiglie residenti nel territorio nazionale il questionario da compilare a tempo debito per fare in modo che l’Istituto stesso possa così stabilire la struttura demografica e sociale dell’Italia. Di primo acchito può sembrare un’attività decisamente complicata, rispondere a così tante domande: dal tipo di alloggio in cui si vive, alle notizie anagrafiche, dalle informazioni riguardanti l’ambito lavorativo a quelle strettamente private. A questo riguardo la domanda più comune è: dove andranno a finire questi ‘dati sensibili?’. Niente paura: anche se è d’obbligo compilare il questionario (in base all’art. 7 del D. Lgs. N. 322/1989), possiamo dormire sonni tranquilli perché la riservatezza delle riposte date è garantita dalle Legge sulla Tutela della Privacy (D. Lgs. n. 196 del 2003). Un valido aiuto per la compilazione del questionario è fornito dagli enti comunali, soprattutto per chi non possiede internet; da quest’anno, infatti, la novità è che il questionario potrà essere compilato via web utilizzando le credenziali che l’Istat spedirà ad ogni capofamiglia. Ma talvolta il mezzo meccanico può rivelarsi di difficile utilizzo: il primo giorno disponibile per ‘caricare’ il questionario sul web, ha infatti registrato un completo ‘tilt’ del sistema, colpa dei troppi contatti effettuati nello stesso momento. E per chi non possiede il computer? Il questionario cartaceo dovrà essere consegnato a mano presso uno dei centri di raccolta istituiti presso il proprio comune, a disposizione del cittadino per assistenza e informazioni del caso. Inoltre, esiste un numero verde gratuito 800.069.701, al quale potersi rivolgere per eventuali chiarimenti, attivo dal 1° ottobre 2011 al 29 febbraio 2012, dalle 9 alle 19; altri indirizzi utili sono infocens2011 [at] istat [dot] it e http://censimentopopolazione.istat.it.

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