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venerdì 26 aprile 2024 | ore 01:03

Roma... occasione persa!

Il derby tra Roma e Lazio si conclude sullo 0 a 0. Si ferma anche la Juve a Verona, mentre viene sconfitto il Milan in casa del Napoli. Bene per Inter e Fiorentina.
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Il primo anticipo della 23esima giornata di Serie A si apre con la vittoria della FIORENTINA sull’ATALANTA per 2 a 0. Entrambe le squadre si affrontano a viso aperto, creando rispettivamente buone occasioni. La difesa viola è attenta sui portatori di palla avversari, che non riescono a concludere in rete e la squadra si fa pericolosa con le buone giocate di Vargas, Cuadrado e Ilicic, conquistando il vantaggio proprio grazie a una bella punizione a giro di quest’ultimo. Di contro, gli orobici cercano di alzare il proprio baricentro e pressare a caccia del pareggio, facendosi temibili in un paio di occasioni che vedono protagonista Bonaventura, i cui tiri vengono però respinti da Neto. La ripresa vede un buon inizio per l’Atalanta, che non smette di attaccare e cercare di mettere in difficoltà la difesa avversaria. Ecco però che l’espulsione di Cigarini, per un fallo commesso ai danni di Fernandez, oscura gli ospiti e accende i toscani, che diventano sempre più padroni del campo, orchestrano il loro gioco e sviluppano azioni veloci a discapito degli avversari, che subiscono e non riescono ad imporsi. Ne è la dimostrazione il contropiede originato da Fernandez, ben sfruttato dal neo entrato Wolski, autore del raddoppio, andando a depositare nell’angolino la rete che vale il 2 a 0 finale.
Conquista i tre punti anche l’UDINESE, che si impone per 3 a 0 sul CHIEVO VERONA. Primo tempo che non regala molte emozioni, con entrambe le squadre che si studiano, stando sulla difensiva, senza rendersi vicendevolmente pericolose. Nella ripresa, invece, il match cambia piega, con Di Natale autore di uno splendido diagonale che trafigge il portiere e porta i suoi sull’1 a 0. La rete accende i friulani, che vanno a caccia del pallone, imponendo il loro gioco sugli avversari e sancendo la loro supremazia in campo, realizzando altre due reti che chiudono il match. Portano la firma di Fernandes, su assist di Pereyra, e di Badu, a fronte di un Chievo che non riesce a sfruttare le occasioni create, per la sconfitta finale.
Vince il Napoli per 3 reti a 1 contro il MILAN. Entrambe le squadre si dimostrano ben disposte in campo e ben propositive, con i rossoneri che si portano sull’1 a 0 a firma del neo acquisto Taarabt, che, dopo una bella azione personale, è autore di un preciso tiro che si infila nell’angolino basso alle spalle di Reina, oltre che di un’ottima prestazione complessiva. Il Napoli non ci sta e vede la squadra andare a caccia del pareggio, che si materializza con una rete di Inler che calcia un tiro dal limite, trovando la deviazione di De Jong che mette fuori causa l’incolpevole Abbiati. Le emozioni non finiscono qui, tanto che con la ripresa, i partenopei passano in vantaggio con Higuain, che riceve in area un lancio di Inler dalla trequarti e insacca di testa il 2 a 1. Il Milan non riesce a reagire e subisce il gioco spumeggiante degli avversari sulla trequarti, grazie al piede caldissimo negli assist di Inler e Jorginho, alle positive prestazioni di Callejon, Hamsik e Insigne, oltre a non far mai mancare gli assist per lo spietato finalizzatore Higuain, che realizza il 3 a 1 finale su assist di Callejon.
Il lunch match delle 12,30 termina con la sconfitta del TORINO per 2 a 1 contro il BOLOGNA. Nonostante la partenza di Diamanti lasci i suoi in difficoltà, i felsinei mostrano in campo un atteggiamento molto aggressivo, anche se è subito il Toro a passare in vantaggio. Su un rimpallo di un tiro dalla lunga distanza di Cerci, è bravo Darmian a crossare al centro per Immobile, che, lasciato libero dai difensori, insacca di testa l’1 a 0. Il Bologna però non molla e si riporta in partita, con Bianchi che supera due difensori, con la palla che arriva a Cristaldo, che, a porta vuota, realizza il gol del pareggio. E’ sempre lui a rendersi protagonista poco dopo, siglando il 2 a 1, con Padelli che non riesce a trattenere il tiro da fuori area di Krhin, insaccato abilmente dall’accorrente Cristaldo. A questo punto, i granata riescono a costruire diverse occasioni che però non si concretizzano (palo di Khrin e buon destro di Immobile), visto il muro difensivo del Bologna, che risponde con un buon tiro del solito Cristaldo che però non centra lo specchio della porta. La ripresa vede un Torino aggressivo, che costruisce molto gioco e cerca di rientrare in partita, anche con i neo entrati Basha e Kurtic. Domina la gara e va vicino al gol in più occasioni (si segnala la traversa colpita da Cerci), a fronte di un Bologna che rimane chiuso nella propria metà campo, non lasciando spazio agli avversari di orchestrare le proprie manovre offensive, per il 2 a 1 finale.
Finisce per 0 a 0 l’attesissimo derby tra LAZIO e ROMA. Minuti iniziali di marca biancoceleste, grazie alla grande aggressività sui portatori di palla e al rapido ribaltamento sugli esterni, con Candreva che impegna De Sanctis con un tiro cross. D’improvviso, la Roma cambia marcia, sospinta dalle iniziative di Maicon a destra, che, in gran giornata, dispensa tiri, assist e pericolosi spunti sulla fascia (bella azione del brasiliano con il cross per Florenzi che colpisce però alto) oltre a provarci con inserimenti centrali, con Totti a rifinire per le giocate di Pjanic e Strootman. E’ Maicon a essere sempre protagonista, calciando velocemente verso la porta, con Gervinho che ribadisce in rete, annullata però giustamente per fuorigioco. La Lazio subisce costantemente, chiudendosi per poi cercare di ripartire (destro alto di Gonzalez), con la Roma che continua ad attaccare, sfondando ripetutamente da ambedue le fasce (ancora grande azione per Maicon che pennella per Pjanic, che sbaglia il controllo sotto porta, facendosi anticipare da Berisha) senza però trovare la rete, neanche con le conclusioni da fuori (destro di Totti). Le ultime occasioni scaturiscono dal sinistro del neo entrato Bastos, che ci prova con un tiro deviato sul fondo, e un pericoloso cross su cui Destro non riesce a ribadire in rete, per il pareggio finale che sta decisamente stretto alla Roma per la mole di gioco creata.
Termina per 2 a 2 la sfida tra VERONA e JUVENTUS. Primo tempo di marca esclusivamente bianconera, con la Juve che tesse abilmente la tela della manovra, aspettando il varco per colpire lateralmente, grazie alla buona giornata degli esterni, e centralmente, dove il duo Vidal-Pogba garantisce un movimento senza palla e precisi assist per i compagni. Immediato il vantaggio della Juve, con un sinistro di Asamoah, che, respinto dal portiere, viene ribadito in rete da Tevez, con lo stesso argentino a replicare poco dopo su splendida imbucata di Pogba, con un preciso sinistro sul primo palo che non da scampo a Rafael, con Tevez a sfiorare di destro il 3 a 0. Nella ripresa, il Verona, timido e costantemente schiacciato dagli avversari, cambia volto, entrando in campo con un altro piglio. E’ immediato il 2 a 1, con una punizione di Romulo che viene deviata in rete da un sontuoso stacco aereo di Toni. La Juve è comunque attiva con gli attaccanti che, ben serviti, vanno vicini al gol (pericoloso Osvaldo che colpisce il palo su verticalizzazione di Pirlo). Il Verona ci prova con coraggio, anche su calcio piazzato, con Buffon che ha un gran riflesso su un sinistro di Toni. I padroni di casa, prima reclamano un rigore negatogli per un tocco di mano di Lichtsteiner, poi trovano l’inaspettato 2 a 2 a firma di Gomez Taleb, dopo aver rischiato di subire una rete in contropiede, con Vidal che spara alto da ottima posizione.
Viene sconfitto per 1 a 0 il LIVORNO contro il GENOA. Inizio equilibrato di gara, con le squadre che prestano attenzione alla fase difensiva cercando di colpire quando ne hanno la possibilità. Il Genoa trova il vantaggio in una roccambolesca azione, con un tocco sotto porta di Gilardino, che, deviato dal portiere, viene ribadito in rete da Antonelli. Il Livorno tenta la reazione, ma con poca lucidità, cercando ripetutamente, anche se non sempre con precisione, Emeghara e Paulinho, che, servito da Greco, colpisce troppo debolmente. E’ nella ripresa che le reazioni del Livorno si fanno più insistenti con attacchi spesso a pieno organico, con un Genoa arroccato nella propria metà campo a difesa del pari, che si affida alle ripartenze di Konatè in avanti. Emeghara è tra i pochi ad avere lucidità nelle giocate, con i pur veementi tentativi dei compagni che peccano però di precisione sotto porta, ad eccezione di due conclusioni a firma di Benassi e di Mesbah, con Perin molto bravo negli interventi. L’ultima occasione livornese è il colpo di testa di Paulinho, salvato sulla linea da uno strepitoso intervento di Portanova, con il risultato che non cambia.
Si chiude per 0 a 0 la sfida tra PARMA e CATANIA. Buona partita per gli etnei che cercano di trovare la preziosa vittoria, giocando a viso aperto dal primo al 90esimo. Mancano però di conclusioni sotto porta e beneficiano delle prove opache di Bergessio e Castro in avanti, con il solo Barrientos a provarci con insistenza, avviando pericolose azioni di contropiede, con giocate di classe, con gli inserimenti dei centrocampisti a creare presupposti di pericolosità. Occasioni clamorose però non ne scaturiscono, con un Parma sottotono, che ha solo in alcuni spunti di un Cassano più ombre che luci e in alcune iniziative di Amauri, e nei buoni inserimenti di Parolo, le armi per cercare di far male. Le vere occasioni scaturiscono nei minuti finali (per il Catania, destro a botta sicura di Izco, salvato da Gobbi sulla linea e per il Parma, deviazione di poco fuori di Amauri) per il pari finale, con gli etnei che avrebbero potuto meritare di più.
Vince in casa la SAMPDORIA per 1 a 0 contro il CAGLIARI, con un tempo sostanzialmente per parte tra le due squadre. Il primo vede farsi preferire la Samp, corta, compatta e rapida nelle ripartenze, con Eder e Gabbiadini pericolosi in conclusioni in uno contro uno, anche se la rete porta la firma di Gastaldello, che su cross di Regini, insacca di testa l’1 a 0, libero da marcature. La ripresa vede il Cagliari provarci con più insistenza (sinistro di Nenè respinto da Da Costa) con una Samp che, pur subendo la pressione, si difende molto bene e non rinuncia a contrattaccare (pericoloso sinistro di poco fuori di Gabbiadini). Il Cagliari ci prova fino alla fine, affidandosi alle giocate di un positivo Sau, a cui manca solo la rete visto il grande movimento e pericolosità profusa durante tutta la partita, con le ultime due occasioni che portano la firma dello stesso Sau, il cui sinistro ravvicinato è però debole, e di Vecino, il cui insidioso esterno destro deviato viene parato da Da Costa.
La 23esima giornata di serie A si chiude con la vittoria dell’INTER sul SASSUOLO per 1 a 0. Inizio gara equilibrato, con l’Inter che cerca di imporre il proprio gioco sull’avversario, orchestrando un buon giro palla, senza però riuscire inizialmente a sfondare né esternamente né per vie centrali, per merito dell’attenta difesa ospite del Sassuolo, che cerca anche, quando in possesso del pallone, di sviluppare la manovra d’attacco. I terzini si sovrappongono e mettono interessanti cross per le punte, con Floccari che fatica a trovare la porta per l’ottima marcatura dei difensori interisti. Dopo la prima vera occasione nerazzurra con un destro di Hernanes che termina di poco a lato, l’Inter inizia a spingere forte sull’acceleratore, attaccando con tanti uomini in area, per ricevere i cross che si sviluppano di continuo sulla fascia destra, grazie a uno straripante Guarin, che salta continuamente gli avversari mettendo interessanti palloni nel mezzo, al pari di Palacio, che col suo grande movimento e le sue improvvise accelerazioni, propizia le più nitide occasioni da rete per i suoi. Buone le possibilità per Milito, il cui primo destro, deviato leggermente da Ariaudo, viene sventato da uno strepitoso Pegolo, altrettanto bravo ad opporsi su un altro destro ravvicinato del principe, servito ancora da un ottimo assist di Palacio al termine di un’incontenibile accelerazione. Nella ripresa, l’Inter prosegue sulla falsa riga del primo tempo, continua a premere e trova subito la rete su calcio d’angolo battuto da Hernanes, con Samuel abile a insaccare. Il gol da vigore ai nerazzurri, che non smettono di attaccare, con le buone giocate propiziate dai soliti Hernanes, Guarin e Palacio, tra i più positivi, accanto alla buona prestazione di Botta, neo entrato al posto di Milito. Il Sassuolo, di contro, cerca di arginare i pericoli costruiti dagli avversari, seppur si dimostri poco propositivo in attacco, con il migliore dei suoi in Pegolo, bravo in più occasioni ad evitare il raddoppio, per l’1 a 0 finale e l'importante vittoria nerazzurra.
Tirando le somme, si arresta la Juve contro un ostico Verona, anche se la Roma, pur dominando il derby, viene fermata dalla Lazio sullo 0 a 0 e rimane a 9 punti in attesa di dover recuperare la gara con il Parma. Rialzano la testa Napoli e Fiorentina, il cui distacco rimane sempre invariato, così come l’Inter, che vince nel posticipo contro il Sassuolo, mentre viene sconfitto il Milan dal Napoli.

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