Domani, sabato 16 novembre, alle 17.30, durante la Messa vigiliare della prima domenica di Avvento in Duomo, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, ordinerà 8 nuovi diaconi permanenti. Un gruppo eterogeneo per età, esperienze di vita e professionali. Il più giovane ha 31 anni, il più anziano 62. Tra loro operai, impiegati, ex dirigenti. In alcuni casi sono padri di famiglie con diversi figli. Dovranno conciliare il lavoro con le responsabilità domestiche e l’impegno pastorale presso le comunità alle quali sabato saranno destinati. "Pur con le fatiche che si sperimentano, i diaconi sposati testimoniano che il ministero fa bene anche al matrimonio: toglie tempo, ma la relazione coniugale ci guadagna in qualità. Il matrimonio poi dà al ministero un senso di concretezza e di attenzione alla vita quotidiana che poi si riflette positivamente nello stile delle relazioni pastorali", spiega don Giuseppe Como, rettore per la Formazione del Diaconato permanente. Introdotto in Diocesi 26 anni fa dall’allora arcivescovo di Milano cardinale Carlo Maria Martini, il diaconato permanente è un ministero guardato con crescente interesse dalla Chiesa ambrosiana che segue con sempre maggiore attenzione la formazione di chi lo sceglie. Con queste ultime ordinazioni i diaconi permanenti in servizio nella Diocesi arrivano a 133, per l’80% sposati, con un’età media di 60 anni. A sottolineare la specificità del loro servizio e il ruolo quest’anno, per la prima volta, i diaconi permanenti verranno ordinati da soli e non più insieme ai seminaristi che stanno per completare il loro cammino verso il sacerdozio. La Messa di ordinazioni nella Messa vigiliare sarà trasmessa in diretta da Telenova2 e www.chiesadimilano.it. Radio Marconi manderà in onda in differita l'omelia del Cardinale lunedì 18 alle ore 19.

UNO DEGLI 8 DIACONI PERMANENTI E' DEL NOSTRO TERRITORIO:
Andrea Bagattini, 31 anni, celibe. Lavora come tecnico in un’azienda tessile nel paese dove vive, Tornavento di Lonate Pozzolo. Da sempre legato alla sua parrocchia, S. Eugenio, dove si è impegnato in oratorio come catechista ed educatore. "Divento diacono per stare sulla soglia della Chiesa con un occhio a chi è dentro ed uno a chi, per le più diverse ragioni, ne è lontano".

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