Categoria: Teatro

il "FOGLIO BIANCO" presenta:
ARRESI A DEI FILI
C’è un filo che lega la vita alla morte, uno che lega l’anima al corpo, un altro che lega l’identità di un uomo al proprio paese di origine, e poi vi è sempre un filo che lega la miseria alla speranza.

Quest’ultimo è spesso un unione di fili, una corda, che tiene attraccato uno scafo ad un molo.

È un nodo che si scioglie di notte, un messaggio in una bottiglia consegnata nelle mani scure del mare, per sfidare il destino.

In questo spettacolo il destino è quello di una ragazza, comune a quello di milioni di uomini, donne e bambini nella storia passata (per noi) e presente (per altri), che si vedono costretti a slegarsi dall'inferno del proprio paese di origine, per legarsi alla fortuna.

L'unico bagaglio, che i migranti portano con se, è ancora un filo, che tiene cucita su se stessi la propria identità, la propria cultura, i propri ricordi.

Non di rado accade, e così alla nostra migrante, che all'arrivo il filo si allenti, che la dignità della persona si trovi nel bel mezzo del tiro alla fune di una nazione perduta; che da un lato tira le proprie fragilità propinando paure, e dall'altro tira il proprio egoismo svendendo violenze.

E’ la storia comune di una società sfaccettata, dai diversi volti: quella di un vociferare che diventa muto perché rivolto a chi non vuole udire, canto di un mendicante di verità che prova ad elemosinare quattro spiccioli di rara civiltà; e quello di una società che urla dall'alto dei pulpiti mediatici, che risale dagli inferi per vendicarsi, grazie ad una propaganda crudele e perciò appetitosa, fatta di ipocrisia, doppi giochi e ignoranza.

A far da cornice vi è sempre il tempo, errante e vagabondo, col suo fagotto di cose già scritte, che rivela sempre troppo tardi.