Un tuffo nel passato e nella storia locale per Bernate e Casate. Nel pomeriggio di sabato 26 ottobre è stata organizzata una Messa nell’antica località di Rubone. Si tratta di un vecchio borgo disabitato, difficilmente raggiungibile da terra, una striscia di terreno tra due cave dismesse; il paesino è caratterizzato da una torre d’avvistamento quattrocentesca, oggi ben visibile dall’alzaia del Naviglio Grande (tra Bernate e Castelletto). Rubone è stato abitato fino più o meno agli anni ’50-’60 da diverse famiglie, principalmente di barcaioli che si occupano di trasportare le merci sui barconi verso la darsena Milano. Dopo decenni di totale abbandono, Rubone è oggi al centro di un controverso progetto di riqualificazione edilizia, con la costruzione già avviata di decine di appartamenti di lusso. Alcuni volontari, in collaborazione con il Gruppo Scout di Castano Primo e i costruttori, hanno voluto rinnovare l’interesse verso questo piccolo borgo; la celebrazione è stata officiata dal parroco don Angelo con la corale di Casate davanti all’antica chiesetta. Si tratta di un luogo di culto cinquecentesco (per alcuni sorto su un precedente edificio del ‘300) e rimaneggiato nel 1700 da Tommaso Crivelli; i documenti storici dedicano la chiesa a Santa Maria Regina della Pace, ma la tradizione popolare bernatese l’ha sempre riferita a sant’Anna, tanto che numerose persone ricordano ancora quando il 26 luglio (memoria dei santi Gioacchino e Anna) ci si recava di bon mattino a celebrare la Messa. Nella chiesetta era presente anche un prezioso affresco con quattro personaggi, tra cui sant’Agostino, brutalmente strappato e trafugato. Tante persone hanno assistito alla Messa e hanno rivisto, dopo decenni o per la prima volta, il borgo. Un momento per non dimenticare e far conoscere ai più giovani la storia locale e le vicende di tutte quelle famiglie che a Rubone hanno vissuto e faticato.

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