Milano / Malpensa

Milano / Malpensa
con il patrocinio e il contributo economico di
Il teatro Sociale Srl, piazza Plebiscito 8 – 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331679000, fax. 0331 637289,
info@teatrosociale.it. Sito web: www.teatrosociale.it. P.IVA 02230520120, C.F. 10805250155.
1
«…SE CENTOVENT’ANNI VI SEMBRANO POCHI…», UNA FESTA IN MUSICA
Martedì 27 settembre, alle ore 21.00, il teatro Sociale di Busto Arsizio festeggia i centoventi anni dall’inaugurazione
con una serata-evento promossa dall’associazione culturale «Educarte», con il patrocinio e il contributo economico
del Comune di Busto Arsizio e della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus. Due i momenti di spettacolo
previsti: una rievocazione storica in costume, per la regia e l’ideazione scenica di Delia Cajelli, e il concerto «La
tradizione italiana in musica», con Angelo Pinciroli, prima tromba e tromba solista dell’orchestra della Fondazione
Arena di Verona, accompagnato al pianoforte da Alessandro Orlando. Ospiti della serata: la soprano Barbara
Bettari, Ilenia Montagnoli e Tommaso Renda, primi ballerini aggiunti del corpo di ballo della Fondazione «Arena di
Verona». Alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi martedì 20 settembre 2011, erano presenti: Delia
Cajelli, direttore artistico della sala bustese, l’avvocato Mario Crespi, assessore alla Cultura del Comune di Busto
Arsizio, Carlo Massironi, vice-segretario generale, responsabile fund raising, marketing e comunicazione della
Fondazione comunitaria del Varesotto onlus, Alessandro Orlando, in rappresentanza di Angelo Pinciroli e degli
artisti in scena martedì 27 settembre 2011, e Giuseppe Lippolis, direttore del «Moom» Hotel Motel di Olgiate
Olona…
Busto Arsizio (Varese), martedì 20 settembre 2011 - E' una domenica di inizio autunno, il 27 settembre
1891, quando il sipario del teatro Sociale di Busto Arsizio si alza per la sua prima volta. Sul palco
salgono la soprano Bianca Montesini, il baritono Sante Athos, il basso Antonio Nicolini e il
mezzosoprano Elvira Ercoli, sotto la direzione del maestro Giulio Buzenac. Nella platea e tra i
palchetti, ormai ricordo di un antico passato, si diffondono le note del melodramma «La forza del
destino», su musica di Giuseppe Verdi e con libretto di Francesco Maria Piave.
Dal «sogno» di Giovanni Candiani al progetto di Achille Sfondrini, le origini del Sociale
Prende così forma il sogno dell’ideatore della famosa «tela Olona», il cavaliere Giovanni Candiani:
quello di regalare alla sua città natale «un’opera che elevi lo spirito e la cultura». Un sogno, questo, reso
realtà dalla figlia, la contessa Carolina Candiani in Durini, e dal genero, il conte Giulio Durini, ma
anche da una ventina di lungimiranti possidenti, commercianti e industriali di Busto Arsizio, che, in data
20 agosto 1890, si riuniscono, alla presenza del notaio Carlo Prina, per firmare l’atto costitutivo della
«Società anonima per azioni per la costruzione, allestimento ed esercizio di un teatro sociale in Busto
Arsizio». Candiani, Crespi, Gambero, Introini, Marinoni, Milani, Pozzi, Provasoli e Tosi sono i
cognomi che appaiono vergati su questo documento.
Il progetto della sala, che viene edificata nell’allora piazza Nuova (l’attuale piazza Plebiscito), sui terreni
denominati «La Mella» (a poca distanza dall’appena inaugurata stazione ferroviaria della linea Novara-
Seregno), è affidato all’architetto e ingegnere milanese Achille Sfondrini, già autore del «Carcano» di
Milano (1872), del «Flavio Vespasiano» di Rieti (1883) e del «Costanzi» di Roma (1880). Una figura,
questa, certamente interessante per lo studio dell’evoluzione della tipologia teatrale del secondo
Ottocento, con la dozzina di teatri costruiti e riqualificati tra il 1870 e il 1898.
Oggi, del disegno originario del Sociale di Busto Arsizio rimane ben poco a causa dei numerosi restauri
che si sono succeduti, tra i quali meritano di essere ricordati quello del 1935, a firma di Ignazio Gardella
e Antonio Ferrario, e quello del 1955, realizzato da Mario Cavallè. Il primo rimane nella storia
dell’architettura, meritandosi addirittura una segnalazione di Edoardo Persico sulla rivista
con il patrocinio e il contributo economico di
Il teatro Sociale Srl, piazza Plebiscito 8 – 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331679000, fax. 0331 637289,
info@teatrosociale.it. Sito web: www.teatrosociale.it. P.IVA 02230520120, C.F. 10805250155.
2
internazionale «Casabella» (una vera e propria Bibbia per gli specialisti del settore); il secondo
trasforma la sala teatrale in un cinema, costruendo una balconata al posto dei palchetti, inserendo una
cabina di proiezione nell’antico salone delle feste e ricoprendo la volta affrescata per migliorare
l’acustica della sala.
E’ questo l’episodio che, per molti, segna la fine della gloriosa storia del teatro Sociale di Busto Arsizio.
Una storia, questa, che vide salire sul palco cantanti del calibro della soprano Emma Carelli e del
baritono Carlo Tagliabue, ma anche attori come Ermete Novelli, Ernesto Calindri, Paola Borboni,
Anna Magnani e Renato Rascel, solo per fare qualche nome.
1941 e 1991, due compleanni importanti a suon di musica
Nata sul modello del teatro alla Scala di Milano, la sala bustese ha visto festeggiare i suoi compleanni in
musica. Per il cinquantenario, stando a quanto viene scritto nel verbale dell’assemblea consiliare che la
«Società per azioni del teatro Sociale» tiene in data 28 marzo 1940, viene proposta una «speciale
recita» del melodramma «La forza del destino» di Giuseppe Verdi. Per il centenario, accanto a una
mostra monografica con materiale documentario, fotografie ed abiti d’epoca (a Palazzo Cicogna), va in
scena, il 19 febbraio 1991, l’opera «Attraverso» del compositore bustese Alessandro Solbiati, un
ouverture grafico-pittorica nata dalla collaborazione con il giovane artista Pierpaolo Sandroni. Mentre il
12 ottobre 1991, negli spazi dell’aula magna del liceo classico «Daniele Crespi» (la cui associazione di
ex allievi è stata la principale promotrice dell’iniziative per l’importante genetliaco della sala bustese),
viene proposto un recital di musicisti locali come Angelo Gambaro, Luigi Emilio Pozzi e il
contemporaneo Franco Ferraris, del quale si presenta una rilettura delle «Liriche rinascimentali»,
interpretate dalla moglie, la soprano americana Lucy Kelston.
La tromba di Angelo Pinciroli per i centoventi anni del «Teatro di Busto»
Il centoventesimo anniversario di attività della sala non poteva, dunque, che essere all’insegna delle
sette note. Ad andare in scena, martedì 27 settembre 2011, alle ore 21.00, sarà Angelo Pinciroli,
prima tromba e tromba solista dell’orchestra della Fondazione «Arena di Verona».
L'appuntamento -promosso dall’associazione culturale «Educarte», con il patrocinio e il contributo
economico del Comune di Busto Arsizio e della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus-, si
configura come un viaggio in note tra le pagine più significative della storia del teatro, dall'opera alla
musica leggera, passando attraverso il musical, l'avanspettacolo e le colonne sonore di celebri film. Arie
di Giuseppe Verdi, Nino Rota, Ennio Morricone e, infine, un omaggio a una delle voci più belle della
canzone italiana, Mia Martini, compongono il programma di sala (ancora provvisorio) della serata, che
vedrà esibirsi anche il pianista Alessandro Orlando, la soprano Barbara Bettari e Ilenia Montagnoli e
Tommaso Renda, primi ballerini aggiunti del corpo di ballo della Fondazione «Arena di Verona».
Il concerto di Angelo Pinciroli, intitolato «La tradizione italiana in musica», sarà preceduto da una
rievocazione storica in costume, a cura degli attori del teatro Sociale e per la regia e l'ideazione
scenica di Delia Cajelli. «A ritornare sul palco, richiamati dallo spirito di una musa, quella della musica,
saranno -racconta la regia bustese- il cavaliere Giovanni Candiani e i conti Giulio e Carolina Durini.
Questi personaggi saranno interpretati da Gerry Franceschini, Stefano Melia e Anita Romano. Nella
rievocazione, saranno in scena anche otto ballerine, provenienti da scuole di danza della nostra città e
dei paesi vicini». Gli attori, che vestiranno i panni dei protagonisti della storia fondativa del teatro Sociale
con il patrocinio e il contributo economico di
Il teatro Sociale Srl, piazza Plebiscito 8 – 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331679000, fax. 0331 637289,
info@teatrosociale.it. Sito web: www.teatrosociale.it. P.IVA 02230520120, C.F. 10805250155.
3
di Busto Arsizio, arriveranno in piazza Plebiscito su un’elegante carrozza con cavalli, gentilmente
messa a disposizione dell’azienda agricola «Fiore» di Giuseppe Ciapparella.
Un fermacarte commemorativo, un numero de «Il palcoscenico» e…: tutti i regali del Sociale
Lo spettacolo di martedì 27 settembre, intitolato nel suo complesso «…Se centovent'anni vi sembrano
pochi...», è soltanto uno dei tanti eventi con il quale la sala bustese intende festeggiare il suo importante
genetliaco. «In questi giorni, stiamo lavorando -racconta Delia Cajelli, in qualità di direttore artistico e di
co-proprietaria della struttura- all’illuminazione scenografica e alla riqualificazione estetica della
facciata. Abbiamo anche voluto realizzare un gadget commemorativo, un fermacarte con un’immagine
storica del teatro, riprodotto in tiratura limitata a centoventi esemplari». Ma non è tutto. Dai prossimi
giorni, il teatro Sociale di Busto Arsizio inizierà anche una collaborazione stabile con il «Moom» Hotel
Motel, albergo di arte e design di Olgiate Olona.
In occasione della serata, uscirà, inoltre, un’edizione speciale del mensile «Il palcoscenico», edito
dall’associazione culturale «Educarte»: sedici pagine a colori (con un editoriale di Delia Cajelli e uno
speciale messaggio d’auguri di Gigi Farioli, sindaco di Busto Arsizio) che permetteranno di
ripercorrere le tappe salienti della storia del «Teatro di Busto», dalla «stagione d’oro» della musica lirica
allo spettacolo che il premio Nobel Dario Fo tenne nel marzo 1998, dal restauro di Ignazio Gardella a
quello di Mario Cavallè. Una storia che fa tappa anche a Como, al Centro studi «Nicolò Rusca», dove
è conservato l’archivio Durini e dove - al Titolo III (Amministrazione in genere), cartella 15, fascicolo
13- è possibile consultare le «carte relative alla partecipazione del Sig. Giovanni Candiani alla Società
del Teatro di Busto e un istrumento di vendita di un’azione di detta società, fatta dalla contessa Carolina
Candiani ved. Durini», nel dicembre 1914, presso lo studio notarile del bustese Lorenzo Sala.
La conferenza stampa per i 120 anni del teatro Sociale
L’intero programma di iniziative è stato presentato questa mattina, martedì 20 settembre, al ridotto «Luigi
Pirandello», sala piccola del teatro Sociale di Busto Arsizio. All’incontro erano presenti: Delia Cajelli,
direttore artistico della sala bustese, l’avvocato Mario Crespi, assessore alla Cultura del Comune di
Busto Arsizio, Carlo Massironi, vice-segretario generale, responsabile fund raising, marketing e
comunicazione della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus, Alessandro Orlando, in
rappresentanza di Angelo Pinciroli e degli artisti in scena martedì 27 settembre 2011, e Giuseppe
Lippolis, direttore del «Moom» Hotel Motel di Olgiate Olona.
«Abbiamo sentito il dovere di essere presenti a questo appuntamento. La città -ha dichiarato
l’assessore Mario Crespi- si prepara a vivere un momento importante della sua storia. La storia del
teatro Sociale accompagna quella della di Busto Arsizio da centoventi anni. Entrando in questo teatro si
coglie subito la sua atmosfera, un’atmosfera che si vive in altri pochissimi luoghi. Qui si tengono
importanti eventi della città: la stagione teatrale, il festival del cinema, iniziative per studenti».
Carlo Massironi, vice-segretario generale, responsabile fund raising, marketing e comunicazione della
Fondazione comunitaria del Varesotto onlus, ha, invece, sottolineato lo stretto legame che la
fondazione da lui rappresentata in conferenza stampa, anche a nome del presidente, l’ingegner Luca
Galli, ha con «Educarte», la realtà associativa che si è occupata dell’aspetto organizzativo della serataevento
«…Se centovent'anni vi sembrano pochi...».
con il patrocinio e il contributo economico di
Il teatro Sociale Srl, piazza Plebiscito 8 – 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331679000, fax. 0331 637289,
info@teatrosociale.it. Sito web: www.teatrosociale.it. P.IVA 02230520120, C.F. 10805250155.
4
L'ingresso a …Se centovent'anni vi sembrano pochi...» è gratuito, con biglietti di invito. I
tagliandi di accesso sono in distribuzione presso gli uffici del teatro Sociale di Busto Arsizio, con i
seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00. Per informazioni è possibile contattare la
segreteria al numero 0331.679000, in orari d’ufficio (dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle
15.00 alle 18.00; il sabato, dalle 9.30 alle 12.00).
Informazioni
Informazioni al pubblico: Teatro Sociale, piazza Plebiscito 8, 21052 Busto Arsizio (Varese), tel.
0331.679000, fax. 0331 637289, info@teatrosociale.it, www.teatrosociale.it
Informazioni alla stampa: Ufficio stampa teatro Sociale di Busto Arsizio - Annamaria Sigalotti, cell. 347
5776656, e-mail: press@teatrosociale.it
con il patrocinio e il contributo economico di
Il teatro Sociale Srl, piazza Plebiscito 8 – 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331679000, fax. 0331 637289,
info@teatrosociale.it. Sito web: www.teatrosociale.it. P.IVA 02230520120, C.F. 10805250155.
5
I CURRICULA DEGLI ARTISTI
Angelo Pinciroli
Angelo Pinciroli, originario di Busto Garolfo (Milano), si è diplomato in tromba al conservatorio
«Giuseppe Verdi» di Milano.
Al suo attivo vanta collaborazioni con alcuni dei più importanti complessi musicali italiani: le orchestre del
teatro alla Scala, della Rai di Milano, della Fenice di Venezia, dei Pomeriggi musicali, della Rtsi di
Lugano, l'«Arturo Toscanini» di Parma e l’Orchestra da Camera di Bologna, tanto per limitarsi ai nomi
più famosi. Questo impegno, che negli anni si è progressivamente intensificato, non lo ha comunque
distolto da un'altra attività canonica per un musicista, quella didattica.
In concerto, Angelo Pinciroli ha calcato i più prestigiosi palcoscenici d'Europa: Vienna, Francoforte,
Berlino, Zurigo, Parigi e Londra, diretto da bacchette del calibro di Lorin Maazel, George Pretre, Alain
Lombard, Claudio Scimone e Julian Kovatchev.
Nel suo curriculum annovera, anche, incisioni discografiche sia di musica classica che leggera, oltre alla
partecipazione a concerti live con autori come Franco Battiato, Fabrizio De Andrè e Luciano Ligabue.
È del 1993 il ruolo di prima tromba e tromba solista nell'orchestra della Fondazione «Arena di Verona»,
con cui ha preso parte a numerose tournée all'estero.
Ha sostenuto un corso di direzione d’ orchestra e lettura della partitura con il maestro Julian Kovatchev.
Queste le dediche di alcuni direttori d’orchestra: «dotato di grande sensibilità musicale e di tecnica
straordinaria. La sua disponibilità , senso di responsabilità e simpatia, rendono felicissimo il rapporto con
tutti coloro che hanno la fortuna di lavorare con lui».
Barbara Bettari
E' soprano. Ha studiato presso il conservatorio di Brescia, diplomandosi in canto nel 1989 con il
massimo dei voti e la lode. Si è in seguito perfezionata in musica liederistica, da camera e
contemporanea con C.Tiolas e H. Zadek. Ha partecipato come solista a numerosi concerti in Italia e
all'estero (tournèe in Francia, Spagna, concerti a New York, Praga…). È stata una delle interpreti
dell’opera «Rigoletto», all’Arena di Verona, nel 1995 e dell’opera «L’enfant et les sortlèges» di Ravel, nel
1996, alla Fenice di Venezia. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive sulle reti
Rai. Nel 1996 ha vinto il concorso per artista del coro presso la Fondazione «Arena di Verona».
Ilenia Montagnoli
Ilenia Montagnoli ha iniziato gli studi di danza classica e contemporanea presso la scuola «Ganxhe Arte
Danza», partecipando ad importanti concorsi, tra i quali Spoleto e Rieti, classificandosi ai primi posti.
con il patrocinio e il contributo economico di
Il teatro Sociale Srl, piazza Plebiscito 8 – 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331679000, fax. 0331 637289,
info@teatrosociale.it. Sito web: www.teatrosociale.it. P.IVA 02230520120, C.F. 10805250155.
6
Nel 2002 ha seguito il corso di perfezionamento al teatro Carcano di Milano, con Margarita Smirnova,
diplomandosi a pieni voti. Durante i due anni del corso, ha partecipato a due produzione di Giuseppe
Carbone, «La Giara» e «Giselle», nella quale ha interpretato una delle due Villi soliste e danzato con
alcuni ballerini della Scala.
Nel 2004, anche se giovanissima, ha partecipato con una borsa di studio agli spettacoli della compagnia
del Boston Ballett. Nel 2005 è stata assunta, dallo stesso direttore Vladimir Malakhov, nella prestigiosa
compagnia dello Staatsballett di Berlino, dove è rimasta fino ad aprile, lavorando con grandi coreografi e
ricoprendo anche ruoli solistici con grandi étoiles internazionali in spettacoli come «Il Lago dei cigni, «Lo
Schiaccianoci», «Giselle» (Patrice Bart), «Sylvia» (Frederick Ashton), «Ring um den Ring» (Maurice
Béjart), «La Bella addormentata», «Cinderella», «La Bayadère (Vladimir Malakhov), «Onegin» (John
Cranko), «Manon» (Kenneth MacMillan), «The Envelope» (David Parsons), «Paquita» (Marius Petipa),
«La Sylphide» (August Bournonville). Ha partecipato alla creazione coreografica «Avenida» del primo
ballerino Ronald Savkovic, per il Gala dei solisti dello Staatsballett di Berlino e dell'Opera di Dresda.
Nel 2009 è entrata a far parte della compagnia «Arena di Verona» come prima ballerina, ricoprendo ruoli
di rilievo nelle produzioni al Filarmonico: «Don Quixote», »Nel Cuore del Novecento» e «Seconda pelle».
Nell’agosto 2009 è stata prima ballerina in »Carmina burana» al teatro Romano.
Nel 2010 è stata prima ballerina nel balletto il corsaro al teatro Filarmonico, e nell’anfiteatro Arena di
Verona ha interpretato il ruolo principale in «Aida», coreografie di Vladimr Vassiliev.
Nel 2010 è ospite a numerosi galà di danza in italia e all’estero e in dicembre le viene assegnato il
premio Anita Bucchi come miglior danzatrice femminile italiana per l’anno 2010. Partecipa come ospite
italiana al Miami Festival Ballett, in occasione del gala finale, e affianca il ballerino etoile Giuseppe
Picone in «Narcisus», coreografie di M.G.Garofoli.
Nel 2011 interpreta il ruolo di tersicore a fianco di Giuseppe Picone in «Apollon», coreografie di Renato
Zanella, e partecipa come ospite al Gran Gala Internazionale di danza «Citta di Roma». Nella nuova
creazione di «Omaggio a Nino Rota», interpreta Giulietta nel omonimo balletto e Gelsomina nel balletto
«La Strada».
Attualmente è prima ballerina aggiunta della compagnia «Arena di Verona».
Tommaso Renda
Nato a Palermo nel 1981, Tommaso Renda ha iniziato gli studi di danza presso la scuola del padre,
Salvatore Renda (primo ballerino del Teatro Massimo di Palermo), e si è diplomato presso la scuola di
Jack Beltrame, abilitata dall’Accademia nazionale di danza di Roma.
Ha lavorato per la Fondazione Arena di Verona, il teatro dell’Opera di Roma, il «Maggio musicale
fiorentino », il teatro Massimo di Palermo, l’Opera nazionale di Budapest, l’Opera nazionale di Maribor, il
teatro «La Fenice » di Venezia, l’Ensemble di Micha van Hoeche, la Fondazione Ravenna Festival, la
Fondazione Teatro Regio di Parma, l’Opera nazionale di Maribor, dove ha avuto la possibilità di
conoscere e lavorare con coreografi di fama internazionale, quali Micha van Hoeche, Vladimir Vassiliev,
Amedeo Amodio, Luciano Cannito, Lorca Massine, Carla Fracci, Giorgio Mancini, Philiphe Girardou,
Gianni Santucci, Enrico Morelli, Diana Ferrara, Anita Bucchi, Elsa De Fanti, Alessandro Nacman,
con il patrocinio e il contributo economico di
Il teatro Sociale Srl, piazza Plebiscito 8 – 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331679000, fax. 0331 637289,
info@teatrosociale.it. Sito web: www.teatrosociale.it. P.IVA 02230520120, C.F. 10805250155.
7
Alessandro Molin, Viatcheslav Khomyakov, Fredy Franzutti, Renato Zanella, Paul Chalmer,
partecipando anche a tournée in Italia ed all'estero.
Ha interpretato i ruoli più importanti nei balletti di repertorio classico e contemporaneo quali «Don
Quixote », «Lo Schiaccianoci », «Il Lago dei cigni », «La Bella addormentata», «Il Corsaro»,
«Cenerentola», «Paquita», «Giselle », «Zorba il Greco », «Petruska », «Raymonda », «Carmina
Burana», «Serata Picasso », «Serata Balanchine », «La Strada ».
Attualmente lavora come primo ballerino aggiunto per la Fondazione «Arena di Verona, dove ha
interpretato Espada in «Don Quixote », e ha danzato nel ruolo dello schiavo nell’opera «Aida, nello
spettacolo «Nel Cuore del Novecento », «In omaggio a Stravinsky» e nella nuova produzione « Omaggio
a Nino Rota »; in occasione del «Premio Roma », presso l’Accademia di danza di Roma, è stato invitato,
come ospite rappresentante della Fondazione «Arena di Verona, per interpretare lo Schiavo nel balletto
«Excelsior » di Ugo Dell’Ara.
Ha danzato come ospite, con la partner Ilenia Montagnoli, per Il Miami festival Ballett, al Gala di Stelle al
teatro nazionale di Erfurt, al teatro Malibran di Venezia per il Gala Talenti della danza a Venezia, al Gran
Gala di danza di Roma al teatro Argentina, per il teatro Carcano in occasione dei venti anni della scuola.
Presso il Teatro sociale festail e festeggiamenti per i centoventi anni dall’inaugurazione .Un emblema della citta' che nato nell'ottocento e tuttora ricchezza del territorio
promossa dall’associazione culturale «Educarte», con il patrocinio e il contributo economico
del Comune di Busto Arsizio e della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus.