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Legnano

"Facciamo memoria..."

Il sindaco Lorenzo Radice durante la commemorazione per i deportati della Franco Tosi: "Fare memoria - ha dichiarato - è impegnarsi perché il passato non cada nell'oblio".

Fin dal suo insediamento alla carica di sindaco di Legnano il suo concetto è stato chiaro: "Siamo nani che camminano sulle spalle dei giganti". Di quei giganti che, a vario titolo, hanno dato alla città una crescente evoluzione sociale, economica, culturale, civile. Di quella storia lui, Lorenzo Radice, si sente fiero e con il dovere ben saldo non soltanto di ricordarla, ma di continuarla. Nella consapevolezza che la storia non riparte mai dal via. Non è un gioco dell'oca e viaggia tra vittorie e sconfitte, ma prosegue. E chiede di restare dentro di sé per farsi lezione. Carezzevole, non ingombrante. E quei concetti il primo cittadino di palazzo Malinverni li ha portati tutti con sé nel discorso fatto per ricordare i deportati della Franco Tosi. Con il cuore del giovane che chiede a quegli stessi giovani di accompagnarlo nel suo ruolo. "Fare memoria - ha perciò dichiarato - è impegnarsi perché il passato non cada nell'oblio, e non rassegnarsi a quello che sembra inevitabile, è ribellarsi affinché i lavoratori deportati e tutti quelli che in fabbrica hanno lottato per il lavoro continuino a vivere nella nostra identità di legnanesi". Perché la memoria non sia deportata laddove l'oblio rischia di divorarla e sia difesa con le spade del presente e del futuro.

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