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Cuggiono

Defunti senza tombe?

I defunti che non avevano già acquistato un loculo devono essere posti in aree temporanee, ma la soluzione sembra ormai imminente. L'Amministrazione in campo.

Cimitero senza tombe libere? Appare un paradosso, ma ad oggi questa è la reale situazione. Da un lato sia le aree a terra che i loculi sono già stati acquistati in passato, dall’altro, invece, sono rimasti soltanto quattro postazioni provvisori. Ebbene, quale soluzione adotterà l’Amministrazione al fine di affrontare la problematica? Come riuscirà a soddisfare le varie richieste dei cittadini che per i propri defunti desiderano diversi luoghi di sepoltura? Quali provvedimenti si stanno prendendo in questo senso? A spiegare nel dettaglio le possibili soluzioni prospettate è l’assessore alle Opere Pubbliche, Marco Mutti: “Già dall’inizio del nostro mandato abbiamo intrapreso un iter progettuale, ora giunto alle battute finali, in project financing, volto alla costruzione di circa seicento nuove tombe a terra e loculi. Nel contempo, al fine di soddisfare le varie richieste della popolazione, abbiamo dovuto obbligatoriamente porre in via temporanea le salme in loculi provvisori; tuttavia, in attesa delle seicento nuove aree, realizzeremo di volta in volta, a seconda delle richieste, delle postazioni, in modo che possano essere assecondate le volontà dei cari per i loro defunti, evitando inoltre un doppio passaggio attraverso una tomba provvisoria”. Attendendo dunque un notevole ampiamento oltremodo necessario, appare interessante la “strategia temporanea” adottata dall’Amministrazione, volta quantomeno a rispondere alle necessità di cittadini che sino ad ora, proprio a causa di un’assoluta mancanza di postazioni acquistabili per la sepoltura e dell’impossibilità, sancita dalla normativa, di una acquisto preliminare delle medesime, si sono trovati obbligati a seppellire i propri defunti in loculi provvisori. Non si può fare a meno di sottolineare l’assurdità di una simile situazione, frutto indubbiamente di precedenti scelte errate e poco lungimiranti; tuttavia si auspica, soprattutto nell’interesse dei cuggionesi, che tutto dopo la “sosta estiva” ritorni alla normalità.

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