Inveruno
"Sembra si voglia far apparire l’Amministrazione come un ente che non applica la legge nel modo corretto", spiega Sara Bettinelli.
Minacce personali, al sindaco Sara Bettinelli e ai titolari di una nota azienda agricola; volantini non firmati, dal titolo Bramaquiete, per discutere di presunta mancata trasparenza da parte dell’ente ad un incontro pubblico di campagna elettorale precedentemente convocato dalla lista Insieme per Inveruno e Furato; innumerevoli richieste di accesso agli atti che non hanno portato a nessun atto formale da parte dei consiglieri di minoranza. La misura è colma e, a fronte di situazioni, anche a livello legale, davvero preoccupanti, è giunto il momento da parte dell’Amministrazione di fare chiarezza pubblicamente. Sì, perchè si sono nel frattempo verificate alcune situazioni, tipo un volantino anonimo prodotto da ignoti redatto con lettere di giornali, risalente allo scorso 1 dicembre, passato subito nelle mani delle autorità competenti e della Prefettura, innalzando il livello di sicurezza verso il Sindaco. Ma veniamo ai fatti. Negli scorsi giorni nelle case degli inverunesi è giunto un volantino “intitolato ‘Bramaquiete’ e che si conclude con l’invito ad un incontro elettorale della lista ‘Insieme per Inveruno e Furato’ - commenta il sindaco Sara Bettinelli in una conferenza stampa, supportata da tutta la Giunta - In questo volantino si fa passare l’idea che in questo Comune ci siano delle cose occultate e non ci sia la messa a disposizione agli aventi a diritto. Parto dal chiarire che questo volantino produce una rappresentazione alterata della realtà”. Durante la conferenza stampa non son stati dati, come doveroso, riferimenti diretti personali rispetto a privati cittadini coinvolti, ma un’analisi di merito e atteggiamento. “Sembra si voglia far apparire l’Amministrazione come un ente che non applica la legge nel modo corretto - continua a spiegare Sara Bettinelli - Ricordo che, dal giugno scorso, sono state effettuate diverse richieste di accesso agli atti da parte di privati cittadini per visionare atti e pratiche relativi ad altri privati. Gli uffici han sempre risposto nelle modalità e procedure corrette. A settembre/ottobre il gruppo di cittadini si è formalizzato nel comitato ‘Bramaquiete’ e ha continuato con le richieste di accesso agli atti.”. Le richieste da privati proseguirono, ma fu solo il gruppo Consiliare di maggioranza Rinnovamento Popolare per il tramite del Capogruppo Crespi a presentare una formale interrogazione per permettere che il tema potesse essere condiviso in Consiglio Comunale, dando seguito alle sollecitazioni del Comitato. Il consiglio comunale fu ‘in modalità a porte chiuse’, come da regolamento, trattando di fatti privati, nello scorso dicembre: “Se i consiglieri di minoranza avessero ravveduto situazioni non chiare o non corrette avevano la possibilità, in ben 11 mesi, di presentare mozioni o interrogazioni, convocare commissioni consiliari essendone i presidenti, eccezione di questo Comune, azioni tutte mai intraprese”. “Il tutto si è però svolto in un contesto non sereno, in quanto, alla Tenuta Bramasole l’1 dicembre è giunta una lettera anonima con il testo: ‘Froci di merda vi facciamo vedere noi a voi e a quella puttana della amica sindaca”. Subito è stata fatta debita denuncia e ne faccio menzione solo ora, per chiarire il contesto ed evitare che la tensione aumenti. Vorrei sapere la posizione del candidato Vincenzo Grande, in quanto il suo gruppo è citato nel volantino, cosa ne pensa?”.