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Legnano

Legnano-Moneglia: gemellaggio tra le due Prociv

Firmato nell’aula consiliare del Comune di Moneglia il patto di gemellaggio tra la Pubblica Assistenza Croce Azzurra Monegliese Gruppo Protezione Civile e la Protezione Civile Alberto da Giussano di Legnano.

Firmato nell’aula consiliare del Comune di Moneglia il patto di gemellaggio tra la Pubblica Assistenza Croce Azzurra Monegliese Gruppo Protezione Civile e la Protezione Civile Alberto da Giussano di Legnano. A siglare il documento sono stati i due rispettivi Presidenti, l’avv. Matteo Del Buono e l’ing. Giuliano Prandoni. Al momento della firma erano presenti anche i sindaci delle due città, Claudio Magro e Lorenzo Radice oltre ad autorità locali. Il Patto prevede varie forme di scambio e cooperazione nell’attività di Protezione civile, incrementando la collaborazione tra i due gruppi di volontari avviata per i servizi legati all’emergenza pandemica e proseguita con successive iniziative.

Apre il presidente Del Buono: "Oggi mettiamo la firma su qualche cosa che è stabile da lungo tempo. Viviamo in un territorio bellissimo, ma estremamente fragile. Il nostro gruppo nasce nel 2018 da persone che si sono proposte a seguito dell’alluvione di Vernazza nelle Cinque Terre, quando le case erano invase da 3 mt di fango e la gente la si soccorreva arrivando con viaggi avventurosi solo dal mare. Nel 2019 è arrivata una violenta mareggiata e anche grazie a questo nuovo gruppo i danni sono stati limitati. Poi nel 2020 è arrivato il Covid. L’economia e il benessere delle nostre famiglie si basa sul turismo. Ci siamo inventati metodi per distanziare gli ombrelloni sulla spiaggia e tanto altro, ma tutto andava controllato e noi eravamo i pochi. Così ho provato a chiamare Giuliano per chiedere se fosse possibile ricevere una mano dai volontari di Legnano, da persone che non classifico “turisti modi e fuggi”, ma “viaggiatori” ovvero persone che in qualche modo sono inserite nel tessuto sociale locale, persone che danno molto, ma da cui si riceve anche tanto, che restano nella memoria di tutti".

"La stipula del Patto è sì un atto formale, ma è soprattutto l’espressione della volontà di dare una mano a chi ne ha bisogno – ha sottolineato Prandoni nel suo intervento. Ma c’è forse un aspetto ancora più importante in questo gemellaggio, che è la capacità di dire: io da solo non ce la faccio, ho bisogno di aiuto. E non è assolutamente scontato l’essere capaci di chiedere aiuto, e ciò che ha fatto Moneglia rappresenta un grande atto di umiltà, un esempio da seguire.» Prandoni ha ricordato un passaggio di monsignor Cairati prevosto di Legnano intervenuto la scorsa settimana all’inaugurazione della nuova sede legnanese: «lavorare insieme è un fatto di comunione, non di divise», difficile da ottenere per gelosie e campanilismi che ci sono perfino tra parrocchie della stessa città, ma fondamentale per essere davvero in comunione".

Il presidente di Legnano ha ricordato l’origine della collaborazione tra le due città, che risale al 2010, in occasione di servizi durante gare di apnea, e che si è rafforzata dieci anni più tardi nella prima fase del covid 19 quando i volontari del gruppo legnanese risposero all’appello di Del Buono venendo qui per lavorare tutti insieme per due mesi, per aiutare a far percepire ai turisti che la città era messa il più possibile in sicurezza, a salvaguardia anche del tessuto economico turistico della città.

"In Italia diamo il meglio quando siamo in difficoltà -ha evidenziato il sindaco Radice: è ancora più significativo, quindi, che le due Protezioni Civili, dopo la collaborazione positiva durante un periodo critico come quello pandemico, continuino a lavorare insieme e sanciscano questo impegno attraverso un patto. Il covid ha insegnato a tutti che dalle difficoltà o si esce insieme o non se ne esce; e per questo l’impegno delle due Protezioni Civili, improntato alle logiche di rete, di cooperazione e di sussidiarietà orizzontale, rivela il forte senso di dovere verso le comunità, non solo del proprio territorio, ma di territori diversi. Da parte mia un grazie per il compito che svolgete tutti i giorni e aspetto la Prociv monegliese a Legnano: da noi avrete sempre le porte aperte".

Il sindaco di Moneglia, anch’egli volontario della locale Prociv, esprime tutto il suo orgoglio per il gruppo che in pochi anni è cresciuto anche numericamente. Sottolinea inoltre che la collaborazione con Legnano è proseguita dopo la pandemia con la formazione ricevuta dai volontari legnanesi in ambito di guida in sicurezza dei mezzi 4x4 e nella generosa donazione di un rimorchio per trasportare una tenda pneumatica ricevuta di recente grazie al contributo della Regione Liguria.

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