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Commercio, Legnano

Rilancio del mercato cittadino

Rilancio del mercato cittadino di Legnano: dopo il confronto sulla progettazione dell’area 
e la riapertura del parcheggio è partito il recupero delle morosità.

"Prima l’ascolto degli operatori del mercato, che ha portato, fra le altre cose, alla riapertura del parcheggio di via Castello, poi l’aggiornamento delle analisi per una conoscenza più puntuale della situazione, la presentazione ai commercianti della bozza progettuale per la sistemazione dell’area e, da qualche settimana, il lavoro per il recupero delle morosità di concessionari e spuntisti": così Lorena Fedeli, assessore alla Città futura, sintetizza il percorso che amministrazione comunale e commercianti stanno condividendo per centrare il comune obiettivo del rilancio e della riqualificazione del mercato cittadino.

"Nel lavoro che ci vede impegnati per valorizzare il mercato cittadino non possiamo prescindere dal recupero dei crediti derivanti dal mancato pagamento del CUP e dall’eventuale adozione di provvedimenti conseguenti - prosegue Fedeli - Conoscere il numero dei concessionari solventi infatti, è determinante per ridisegnare il mercato e garantire una leale concorrenza fra gli operatori. Non pagare gli oneri concessori non soltanto penalizza il lavoro degli operatori onesti danneggiando il Comune, ma addirittura avvantaggia gli operatori scorretti. È una logica perversa che l’amministrazione comunale vuole ostacolare in ogni modo. L’importanza di questo lavoro è stata sottolineata anche da Confcommercio, che ha apprezzato l’iniziativa dell’amministrazione chiedendo di conoscere il numero esatto delle concessioni che andranno a operare nel ridisegno degli spazi del mercato".

Il Comune, tramite la Polizia locale, ha cominciato da qualche settimana il recupero dei mancati pagamenti del Canone Unico Patrimoniale (CUP) da parte dei concessionari e degli spuntisti del mercato cittadino sulla base degli accertamenti tributari effettuati da Amga. La somma complessiva del dovuto è di 77mila euro, composta per 61 mila euro di mancati pagamenti da parte dei concessionari del mercato e di 16 mila euro da parte degli spuntisti ed è relativa al 2023 per i primi e alle due ultime annualità per i secondi. Il montante complessivo del CUP per il mercato cittadino è di 240mila euro annui. Nel dettaglio 49 sono i concessionari morosi; di questi, all’inizio di marzo, alcuni hanno già provveduto, in tutto o in parte, a saldare il dovuto e il 26,1% del debito risulta recuperato. Fra i concessionari l’ammontare del debito per la maggioranza dei morosi (34) è compresa fra i 500 e i 1.500 euro. Gli spuntisti morosi sono 27; dieci di questi hanno saldato la loro posizione, mentre per tre è già scattata la sospensione dell’attività. Il recupero del credito, all’inizio del mese, si attestava al 27,5%. La maggioranza dei morosi ha un debito di poche centinaia di euro. La previsione è che la procedura per il recupero dei crediti termini a metà aprile, dopodiché si provvederà a sospendere le concessioni e, in caso di mancato pagamento, si arriverà alla decadenza delle autorizzazioni. Entro metà agosto l’amministrazione comunale punta ad avere un quadro completo dei concessionari del mercato in attività.

Da ricordare che il lavoro sulla morosità del CUP lo scorso anno ha interessato 42 concessionari e ha visto il recupero di 42 mila euro su 46mila euro dovuti. Sul lavoro complessivo a favore del mercato cittadino a Confcommercio, Confesercenti e agli operatori arriverà prossimamente comunicazione da parte dell’amministrazione comunale.

"Questa fase di recupero crediti procede di pari passo con il lavoro di riprogettazione di Piazza Mercato, per cui sono stati stanziati a bilancio 300 mila euro – conclude Fedeli - Dopo un primo incontro in cui è stata presentata agli operatori una bozza di progetto per la sistemazione dell’area e in cui abbiamo raccolto le loro osservazioni e i loro contributi stiamo lavorando per verificare la possibilità di una diversa sistemazione dei banchi di vendita in modo da massimizzarne la visibilità. Punti fermi della risistemazione del mercato restano comunque la suddivisione delle aree nelle due categorie merceologiche, alimentari e non, e l’adeguamento igienico sanitario, che comporterà l’obbligo di individuare aree specifiche per particolari tipologie merceologiche".

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