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Scuola, Legnano

Alle 'Pascoli' si userà il metodo Montessori

La nuova offerta didattica è frutto di una collaborazione con il progetto ‘La scuola si fa città’ e contribuirà a formare, dopo diversi anni, una seconda sezione di classi prime nel plesso di via Colombes.

Un percorso sperimentale con il metodo Montessori: è la possibilità offerta ai genitori degli alunni che stanno iscrivendo, in queste settimane, i propri bambini alla classe prima della primaria Pascoli, che fa capo all’istituto comprensivo ‘Alessandro Manzoni’. La nuova offerta didattica è il risultato di una collaborazione con ‘La scuola si fa città’, il progetto di rigenerazione urbana concepito dall’amministrazione comunale e finanziato con fondi europei attraverso la Regione Lombardia. Da sottolineare che questo arricchimento nell’offerta didattica sta portando a un aumento delle iscrizioni nelle Pascoli che, molto probabilmente, dopo diversi anni, torneranno ad avere due sezioni di classi prime. Termine ultimo per le iscrizioni alle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado è il 10 febbraio.

“Creare le condizioni per arricchire l’offerta formativa nelle nostre scuole è un obiettivo che mi ero prefissata all’interno del progetto ‘La scuola si fa città’ - ricorda Ilaria Maffei, assessora alla Comunità inclusiva. Abbiamo studiato quali possibilità ci fossero nelle nostre scuole e, dopo aver interloquito con la dirigenza scolastica e i docenti dell’Ic Manzoni, ci siamo resi conto che gli spazi liberi presenti nella Pascoli si prestavano ad accogliere gli arredi specifici del metodo montessoriano. L’interesse manifestato dai genitori per questa proposta, che permetterà dopo anni di invertire la tendenza al calo delle iscrizioni nella scuola primaria del quartiere Canazza, è la miglior dimostrazione che investire in progetti educativi paga e ci incoraggia a proseguire in questa direzione. Da notare che fra le caratteristiche dell’ambiente scolastico indicate nel metodo Montessori per la scuola primaria si parla esplicitamente di ‘apertura alla realtà extrascolastica e al territorio’; principio che si sposa perfettamente con la filosofia de ‘La scuola si fa città’, che vuole fare delle scuole veri e propri hub di comunità, ossia luoghi facilitatori di scambi e quindi generatori di socialità. Agire sulla scuola è un contributo importante per la valorizzazione di tutti i quartieri della nostra città”.

“Prossimamente, l’Amministrazione comunale sosterrà i costi necessari alla formazione dei docenti - dichiara la dirigente scolastica dell’IC Manzoni Maria Carelli - alcuni insegnanti della scuola Pascoli seguiranno un corso di aggiornamento professionale tenuto dai docenti dell’Opera Montessori. Ciò permetterà di avviare nel prossimo anno scolastico una prima sperimentazione del metodo. Un primo sondaggio somministrato anche durante le presentazioni dell’offerta formativa durante l’Open Week, ha evidenziato che i genitori mostrano interesse per questa proposta oggi non presente sul territorio. La sperimentazione permetterebbe, inoltre, di far tesoro dell’esperienza maturata nella scuola Primaria nella didattica laboratoriale e per competenze. Nell’Istituto comprensivo Manzoni riteniamo che investire in progetti educativi innovativi possa rinnovare la fiducia delle famiglie e della città nella scuola e nei suoi strumenti di formazione per i cittadini”.

Questi potenziamenti dell’offerta educativa nel plesso di via Colombes si aggiungono all’aula natura inaugurata lo scorso mese di maggio -un progetto realizzato da WWF Italia- che ha dotato la scuola di uno spazio didattico all’aperto con un orto didattico, un piccolo giardino di erbe aromatiche, un “laghetto” e un hotel degli insetti, oltre che casette in legno per gli uccelli sugli alberi e una bat-box.

Se l’introduzione del metodo Montessori rientra fra le azioni immateriali de ‘La Scuola si fa città’, bisogna ricordare che l’edificio sarà anche interessato da lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico per oltre 1 milione 700mila euro, così come il vicino asilo Salvo d’Acquisto (660mila euro). Per entrambi gli edifici sono previsti anche degli interventi nelle aree esterne nella prospettiva di un’apertura alla città.

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