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La tradizione dei falò

Gli appuntamenti del nostro territorio con il tradizionale falò di Sant’Antonio sono molti, organizzati sia in ambito religioso che laico.

Lasciarsi alle spalle, dandoli alle fiamme, i problemi e i brutti pensieri dell’anno appena concluso per poi affrontare con più leggerezza il 2024 che ci aspetta. Gli appuntamenti del nostro territorio con il tradizionale falò di Sant’Antonio sono molti, organizzati sia in ambito religioso che laico. Ad ‘aprire le danze’ sarà la ProLoco di Magenta, che organizza per domenica 14 in piazza Prestinari la ‘Festa di Sant’Antonio’, dedicata ai Vigili del Fuoco cittadini. Il programma prevede la messa in Basilica alle 10,30, cui seguiranno la benedizione dei mezzi di soccorso sul sagrato, la sfilata verso piazza Liberazione e l’esposizione degli stessi mezzi. In conclusione, un buon pranzo presso la sede degli Alpini di via Milano. Il 17 invece si partirà alle 18 con il falò dell’Oratorio di Cuggiono. Prima dell’accensione, il Parroco darà la benedizione agli animali presenti e sarà possibile anche gustare un ottimo aperitivo con stuzzichini in cambio di una piccola offerta. A Castelletto l’accensione del falò è prevista per il dopocena presso il campo che si trova tra via Rubone e via Catenazzone (‘Scansciö’). Quest’anno sant’Antonio sarà impegnato nella missione di salvare il rogo dei libri che promette di verificarsi nel campo castellettese: sarà in grado, preservando i volumi, di salvare anche la cultura? L’organizzatore Terre di Fantasia inoltre offrirà vin brulé e cioccolata ai presenti che vorranno lasciare un’offerta. Anche Bernate e Inveruno accenderanno i loro falò nel dopocena presso i rispettivi oratori, e così Boffalora: Comune e Parrocchia hanno programmato per la serata la recita del rosario alle 20,30 presso la cascina Chiodini e l’accensione del falò per le 21 in via Solferino. Grande festa infine a Marcallo: la sezione comunale della Lega organizza la ‘Cena a lume di falò’, una “consueta cena padana” a base di polenta e bruscitt programmata a partire dalle 19,30 presso la Sala Cattaneo di Parco Ghiotti, alla fine della quale si accenderà la catasta. Tante opportunità insomma per vivere uno dei momenti più belli e intensi delle nostre tradizioni invernali, che ancora oggi la buona volontà di tanti cittadini fa sì che continuino con affetto e dedizione.

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