facebook telegram twitter whatsapp

Libri

'Momenti', di Marco Zenioli

L’autore si dimostra affezionato alla poetica del frammento, simile alla tendenza letteraria sviluppatasi in Italia nei primi anni del Novecento, ovvero alla costruzione di un’opera tramite un mosaico di frammenti.

Per la collana di testi letterari Alcyone 2000 della Casa Editrice Guido Miano di Milano, nel mese di novembre 2023 è stata edita la raccolta poetica di Marco Zelioli: “Momenti”. Quest’ultimo lavoro segue ad altri che hanno visto la luce nel recente passato: Come spuma di onde (2017), Coriandoli di vita e di pensieri (2019), Briciole di vita (2020), Frammenti di luce (2021), Le mie lune e altre poesie (2021). Un’antologia essenziale della critica informa il lettore sulla poetica e lo stile dell’autore: vi sono i contributi di Lorenzo Spurio, Enzo Concardi, Ester Monachino, Nazario Pardini, Gabriella Veschi, Maria Rizzi, Marcella Mellea.
Marco Zelioli ha voluto suddividere le sue composizioni in quattro parti: Per quanto mi concerne (pensieri di ogni genere), una sorta di ‘zibaldone’ che spazia dalla memoria storica alla politica, dalle profonde domande esistenziali (il senso della vita è indispensabile) al mondo della scuola, dalla letteratura agli affetti domestici, dalla dimensione religiosa al dolore umano. Intermezzo, costituita da un’unica lirica (Ode al ladro di bicicletta) autobiografica e rievocativa di una curiosa coincidenza. Strade compiute, dediche a persone care vicine e lontane che ‘sono andate avanti’, simili nel genere letterario agli epicedi degli antichi greci, con la sostanziale differenza esistente tra il canto funebre corale ad intonazione drammatica e la preghiera cristiana nella certezza della vita eterna dopo la morte. Appendice: un indovinello, versi per sorridere, i ricordi … e quattro aforismi, brevi pagine di disimpegno, quasi uno sberleffo alla seriosità accademica.
Anche in questa occasione l’autore si dimostra affezionato alla poetica del frammento, simile alla tendenza letteraria sviluppatasi in Italia nei primi anni del Novecento, ovvero alla costruzione di un’opera tramite un mosaico di frammenti, di immagini, di episodi, anche slegati fra di loro. In Zelioli ciò si rivela fin dalla titolazione della maggior parte delle sue sillogi: coriandoli e briciole di vita, frammenti di luce e qui momenti, in sostanza una frantumazione del tempo. Quindi molto ruota intorno ad esperienze e vissuti personali (Per quanto mi concerne, Intermezzo), a legami affettivi, amicali, di stima (Strade compiute) e ad un cocktail di generi appena abbozzati (Appendice …). Tuttavia tale scelta della struttura letteraria non significa in alcun modo irrazionalità del pensiero, anzi come sottolinea Floriano Romboli nella prefazione: «... La ricchezza tematica e le diversità tonali, che si riscontrano nei testi dell’autore, rinviano nondimeno a una concezione della realtà storico-umana unitaria e coerente, organicamente definita intorno a precise idee-valore, sempre sostenuta da solide convinzioni intellettuali-morali».
A questa annotazione del prefatore se ne possono aggiungere, per meglio chiarire, altre, ovvero quelle che riguardano le fonti, le origini di ciò che è in ultima analisi l’ispirazione religiosa della poetica di Marco Zelioli. I suoi versi sono rivelatori – in modo incontrovertibile – di una visione provvidenziale dell’esistenza di tipo cristiano-manzoniano: nei Promessi Sposi la vera protagonista è la Provvidenza Divina che tutto regola e sistema, poiché «... Dio scrive diritto anche là dove l’uomo scrive storto», e in Momenti troviamo spesso espressioni similari. Rivelano poi che nel rapporto Dio-uomo è Dio ad aver sempre ragione, ed è da questa dinamica rovesciata che derivano tutte le sciagure terrene, dal momento che esiste una Verità che non viene riconosciuta e ci si trova così in una «... selva oscura / ché la dritta via era smarrita» (Dante): vediamo nel libro dell’autore numerose situazioni create da una umanità dispersa: guerre, violenze, ingiustizie, disamore, egoismi.
Ed ancora emerge la sua visione escatologica, convinto com’è che la soluzione di tutti i nostri problemi avverrà solo in quella dimensione: lo afferma a piè sospinto in particolare nella terza parte (Strade compiute) dedicata alle persone defunte, dove non troviamo una poesia funebre ma una poesia della speranza, generata dalla fede nella vita eterna («... Ritorneranno i giorni dei sorrisi / e non potrai lasciarteli sfuggire, / fissati nel tuo tempo fatto eterno», Savina).
E non possiamo trascurare la centralità del Cristo nella storia umana: «Il mio regno non è di questo mondo» e Zelioli scrive che Tutto è compiuto in Lui e che la Resurrezione cambia tutto. Infatti si verifica la contrapposizione mondo-salvezza: «…Per te è giunto molto presto il tempo / di lasciare il disordine del mondo. // Ma ogni cosa, adesso, è al posto giusto» (A Elisabetta).

X

Preferenze per tutti i servizi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Abilitando l'uso dei servizi di terze parti, accetti la ricezione dei cookies e l'uso delle tecnologie analitiche necessarie al loro funzionamento.

© 2009-2024 Comunicare Futuro Srl
C.F. e P.IVA 09364120965

Mobile version

Fai pubblicità con Logosnews
Gestione cookie     Privacy