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Scuola, Cuggiono, Turbigo, Libri

"Il prof., il più bel mestiere del mondo"

Si intitola ‘Il più bel mestiere del mondo’ e, alla fine, avendo lui fatto per tutta la vita l’insegnante, beh... non poteva che essere appunto quello del professore. La sua esperienza, alcuni ricordi, aneddoti e anche qualche curiosità e, poi, ovviamente gli alunni che ha avuto, fino al mondo della scuola più in generale: c’è tutto questo e molto altro, allora, nel libro di Gianangelo Ranzini.

Si intitola ‘Il più bel mestiere del mondo’ e, alla fine, avendo lui fatto per tutta la vita l’insegnante, beh... non poteva che essere appunto quello del professore. La sua esperienza, alcuni ricordi, aneddoti e anche qualche curiosità e, poi, ovviamente gli alunni che ha avuto, fino al mondo della scuola più in generale: c’è tutto questo e molto altro, allora, nel libro di Gianangelo Ranzini, per anni e anni uno dei punti di riferimento dell’istituto comprensivo ‘Don Lorenzo Milani’ di Turbigo. “Nelle singole pagine, diciamo che racconto tante cose - spiega - Ad esempio mi soffermo in particolare su un anno tra gli ultimi, prima del pensionamento, in cui ho avuto la possibilità di insegnare ad una classe straordinaria, non solo per i livelli di apprendimento, ma pure per quanto riguarda l’affettività e il rapporto di collaborazione che si era creato; ancora, ci sono le esperienze vissute dietro la cattedra, con gli studenti e con i colleghi, per arrivare infine ad esprimere un mio parere sugli aspetti della scuola italiana che dovrebbero essere certamente oggetto di qualche riflessione e cambiamento”. Un testo, insomma, che coinvolge ed emoziona. “Un’iniziativa nata dall’esigenza di lasciare una testimonianza dopo oltre 40 anni di lavoro - continua - Per carità, non si pretende di essere scrittori o letterati, ma avendo insegnato per moltissimo tempo, mi è balenata appunto l’idea di dire le mie opinioni e fare le mie osservazioni riguardo i tanti temi che interessano la scuola e in modo particolare i ragazzi che rimangono la risorsa più bella del nostro mestiere”. L’ambiente scolastico, dunque, al centro dell’attenzione; quella stessa realtà che, inevitabilmente, è cambiata e sta cambiando. “Per quanto concerne gli alunni, è cambiato il mondo attorno a loro - conclude - In un certo senso la scuola ha perso una parte del suo appeal, perciò bisogna essere bravi a catturare un’attenzione e un interesse che sfugge. E lo dobbiamo fare rinnovando noi stessi e mettendoci a fianco dei ragazzi in un rapporto che mira alla loro crescita, oltre che alla loro preparazione”.

IL PIU' BEL MESTIERE DEL MONDO...'

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