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Fuori campo

Durant domina, i Thunder passano

32 punti del fenomeno di Oklahoma City permettono di superare i Denver Nuggets di Gallinari nell'anticipo della prossima serie di playoff. Per l'italiano 17 punti con solO 9 tiri.

Il primo match di preparazione alla serie di playoff tra Oklahoma City Thunder e Denver Nuggets finisce con la vittoria dei primi per 101-94. Le due squadre, che al momento si trovano rispettivamente al quarto e quinto posto ad Ovest, hanno la concreta possibilità di incontrarsi al primo turno dei playoff che scattano tra due settimane. E nel corso della partita hanno già iniziato a mandarsi messaggi, per una serie che preannuncia spettacolo e intensità.

Il messaggio più importante l'ha mandato Kevin Durant, stella dei Thunder, che con 32 punti ha dominato l'incontro dal primo all'ultimo minuto, rendendosi protagonista di alcuni canestri di bellezza stordente. A nulla sono serviti i 28 punti di un indiavolato Ty Lawson, top scorer dei Nuggets davanti ad un Danilo Gallinari concentrato in difesa ma poco cercato dai compagni in attacco, comunque autore di 17 punti con soli nove tiri.

Nel primo quarto i Nuggets dimenticano negli spogliatoi il loro marchio di fabbrica, la difesa, rientrando poco e male sui contropiedi avversari e lasciando troppo spazio a Durant e Ibaka. Con questo atteggiamento Denver fa fatica a rimanere a contatto, non riesce a trovare comodi canestri in transizione e subisce la difesa fisica dei lunghi di Oklahoma in area: la somma di questi fattori spiega il 27-16 con cui si va al primo riposo.

Nel secondo quarto coach Karl presenta un nuovo assetto del quintetto, con Lawson e Felton come guardie e con Nenè che inizia a dominare in difesa. In questo modo i Nuggets rientrano in partita fino al -3 con una tripla di Gallinari, e solo un Durant ispiratissimo consente ai Thunder di rimanere avanti nel punteggio. L'intensità del match si alza e si registrano le prime storie tese tra Nenè e Perkins (da tenere d'occhio per la futura serie di playoff) e con i ritmi più alti sono i Nuggets a farsi preferire, recuperando quasi tutto lo svantaggio ed andando all'intervallo sul 48-47 Thunder.

Nella ripresa la gara vive sugli alti e bassi di Denver: quando l'intensità fisica è al massimo la squadra vola con la difesa ed il susseguente contropiede, andando per la prima volta in vantaggio con una schiacciata di Nenè. Improvvisamente però l'intensità viene a mancare con i cambi dalla panchina, JR Smith e Harrington fermano troppo l'attacco a metà campo ed i Thunder fatalmente scappano, all'inizio dell'ultimo quarto, con Harden e Maynor sugli scudi. Una perentoria schiacciata di Durant che chiude un contropiede spettacolare porta Oklahoma sul +11, ed a quel punto i Nuggets non hanno più la forza per riportarsi a contatto, nonostante sette punti in fila di Gallinari.

Si conclude con due liberi di Westbrook ed una spintarella nervosa di Durant su Gallinari un match divertente, anche se a fasi alterne: quello che è certo è che se queste sono le premesse, questa serie di playoff merita di essere seguita molto attentamente, perchè può regalare tante emozioni e giocate di alto livello. Indipendentemente dalla curiosità di vedere Gallinari a confronto con uno dei giocatori più forti della NBA.

LE NOSTRE PAGELLE:

DENVER NUGGETS:

Lawson 7,5: con le sue penetrazioni spacca la difesa dei Thunder, il tutto ad un generoso metro e 80 di altezza.

Chandler 6: impreciso in attacco (2/9 al tiro), dà una mano in difesa nella staffetta su Durant.

Gallinari 6,5: non ha molte occasioni di mettersi in mostra in attacco perchè la palla è gestita principalmente dai due playmaker, quindi si dedica a difesa e rimbalzi, concludendo comunque come secondo miglior marcatore di squadra con 17 punti.

Martin 6,5: difensore di livello eccelso, l'anima della squadra, non riesce a dare la scossa ai suoi in difesa nell'ultimo quarto, quando i Thunder segnano addirittura 32 punti.

Nenè 7: altro difensore eccezionale per mezzi fisici ed intelligenza, soffre un po' sotto il canestro avversario segnando solo tre dei dieci tiri tentati.

Mozgov s.v.: il suo infortunio dopo pochi minuti toglie centimetri importanti, e la contemporanea assenza di Andersen costringe Karl ad arrangiarsi contro i lunghi dei Thunder.

Smith 5: fuori gara e fuori ritmo, pare un po' demoralizzato dai soli sedici minuti che gli vengono concessi da Karl.

Felton 6: quando alza il livello del suo gioco, i Nuggets corrono e giocano bene, quando cala è notte fonda.

Harrington 5: un corpo polemico ed estraneo alla squadra, anche lui soffre dei solo 15 minuti che Karl gli concede.

Karl (All.) 6,5: perde la partita ed il fattore campo ai playoff, però anche quando perdono i suoi Nuggets lasciano sempre una buona impressione. 15 vittorie su 20 partite dopo la trade di Carmelo Anthony restano una delle imprese più memorabili di questa Regular Season NBA.

OKLAHOMA CITY THUNDER:

Westbrook 6: 18 punti con 17 tiri rispecchiano il suo incaponirsi in alcune situazioni di gioco in cui potrebbe cercare di più i compagni.

Sefolosha 6,5: in attacco sufficiente, in difesa prende chiunque e lo cancella dal campo.

Durant 8: rievocando Star Wars, “la pallacanestro scorre potente in questo ragazzo”.

Ibaka 6,5: uno dei segreti meglio tenuti dei Thunder, indispensabile in difesa ed in netto miglioramento in attacco con un jumper dai 5-6 metri che sta diventando pericolosamente continuo...

Perkins 6: chiude l'area e conclude in attacco, diventerà fondamentale nei playoff.

Collison 6: presenza oscura ma necessaria.

Harden 6,5: non impressiona con il talento, ma con la sua efficacia (e la sua barba) sì.

Maynor 7: nell'ultimo quarto dà una grande scossa con Westbrook in panchina, lanciando il parziale che chiude la partita.

Brooks (All.) 6,5: la crescita della squadra è sotto gli occhi di tutti, ora gli si chiede di passare il primo turno dei playoff per giocarsi il titolo nei prossimi anni.

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