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Scuola, Boffalora Ticino

A scuola con la 'DADA'

Alla scuola Secondaria di primo grado di Boffalora dove, col nuovo anno scolastico, entra a regime la sperimentazione di un nuovo metodo didattico.

Settembre è il mese della ripresa e delle novità. La ripresa della scuola poi rappresenta per moltissime famiglie il vero cambio di paradigma rispetto ai mesi estivi. Un cambio di paradigma che quest’anno si manifesta anche alla scuola Secondaria di primo grado di Boffalora dove, col nuovo anno scolastico, entra a regime la sperimentazione di un nuovo metodo didattico. Si tratta della ‘DADA’, ovvero ‘Didattica per Ambienti d’Apprendimento’. La dirigente Scolastica Alessandra Moscatiello ha spiegato che la scuola di Boffalora “è tra le prime del territorio a sperimentare la DADA. Questo modello di apprendimento, che prevede lo spostamento degli alunni (e non più dei docenti) da un'aula tematica all'altra attraverso percorsi definiti, presenta molti vantaggi per gli studenti. Grazie alla personalizzazione delle aule, infatti, gli alunni possono trovare un ambiente di apprendimento più consono alle loro esigenze rispetto all'organizzazione tradizionale. Inoltre vengono incoraggiate la collaborazione l'interazione e un maggior senso di comunità tra gli studenti. Le attrezzature necessarie saranno acquistate grazie ai fondi del PNRR”. “Devo dire che sia docenti che alunni hanno reagito molto bene alla novità” ha detto la vicepreside Rosalia D’Anna. “Il corpo docente è piuttosto giovane ed è stato entusiasta di sperimentare questa nuova didattica. Ogni docente ha a disposizione una sua aula che può arredare come vuole. Sono infatti gli studenti a muoversi: ogni due ore si spostano in un’altra aula, e lo fanno in autonomia (noi docenti ci limitiamo a sorvegliare). Per loro diventa anche un momento di scarico dopo le ore di lezione”. “Per ora i ragazzi hanno reagito molto bene alla nuova didattica: dobbiamo ancora verificare che impatto avrà sulle valutazioni, ma siamo fiduciosi che complessivamente i risultati saranno positivi. La nostra sfida sarà poi – conclude D’Anna – quella di implementare questa didattica negli spazi del futuro polo scolastico (che verrà costruito grazie ad un finanziamento regionale di oltre 8 mln di euro vinto dal Comune di Boffalora, ndr) e di renderla una parte strutturale della didattica nostra e delle scuole del territorio”.

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