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Territorio, Meteo

Maltempo: tempesta sul Milanese

Tetti scoperchiati, alberi abbattuti e coltivazioni in campo allettate e parzialmente rovinate: sono queste le segnalazioni di danni in campagna che i tecnici della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza stanno raccogliendo dopo la tempesta che nella tarda mattinata ha colpito in particolare la zona est della provincia milanese e parte della Brianza.

Tetti scoperchiati, alberi abbattuti e coltivazioni in campo allettate e parzialmente rovinate: sono queste le segnalazioni di danni in campagna che i tecnici della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza stanno raccogliendo dopo la tempesta che nella tarda mattinata ha colpito in particolare la zona est della provincia milanese e parte della Brianza.

Vento forte – precisa la Coldiretti interprovinciale -, che su Cernusco sul Naviglio si è trasformato anche in tromba d’aria, ha colpito le aziende agricole tra Cassano d’Adda, Gessate e Trezzo sull’Adda, portandosi via parti di coperture di cascine e stalle e piegando il mais quasi pronto per il raccolto. Chicchi di grandine misti ad acqua hanno invece colpito tra Roncello, nel Monzese, e Pessano con Bornago nel Milanese, anche in questo caso rovinando strutture e danneggiando le coltivazioni in campo.

Sono oltre 70 le tempeste di ghiaccio che nel mese di luglio hanno colpito la Lombardia. La grandine – sottolinea la Coldiretti - è l’evento climatico avverso più temuto dall’agricoltura in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle colture. Un fenomeno che – precisa la Coldiretti – si ripete sempre con maggiore frequenza, ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne italiane che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno.

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