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Scuola, Castellanza

AIB: Laura Ballestra nuova presidente

Cambio alla guida dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche), che dal 1930 rappresenta in Italia il mondo delle biblioteche e dei bibliotecari. La nuova presidente è Laura Ballestra, direttrice della Biblioteca LIUC.

Cambio alla guida dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche), che dal 1930 rappresenta in Italia il mondo delle biblioteche e dei bibliotecari. La nuova presidente è Laura Ballestra, direttrice della Biblioteca LIUC.

Venticinque anni di lavoro alle spalle come bibliotecaria di reference e responsabile dei servizi al pubblico in LIUC, è stata Presidente di AIB Lombardia, è autrice di libri e articoli sull’information literacy e insegna Information Literacy presso la LIUC. Dal 2009 partecipa ai lavori scientifici di IFLA, fino al 2017 come membro della IFLA Information LIteracy Section, oggi nella sezione Reference and information services.
È laureata in Lettere moderne (tesi in Biblioteconomia e Bibliografia presso l’Università Cattolica di Milano) e in Economia aziendale e management (presso la LIUC). Ha conseguito un Master in gestione e direzione di biblioteche.

“Il mondo dei libri e dell’informazione – commenta Laura Ballestra – è in continuo cambiamento e l’impatto delle nuove tecnologie è stata una costante degli ultimi vent’anni. I bibliotecari da sempre organizzano l’informazione in modo che possa essere ricercata e aiutano le persone a sviluppare spirito critico e la competenza informativa (information literacy) necessaria per capire e per decidere in tutte le circostanze della vita. Nell’università in particolar modo le biblioteche sono dei laboratori di conoscenza, in cui gli studenti imparano a distinguere l’informazione controllata e qualificata dalla montagna di bit e byte prodotti quotidianamente. In LIUC da oltre vent’anni aiutiamo gli studenti a usare fonti informative rilevanti e autorevoli. La nostra Università investe molto per la sua Biblioteca, nell’acquisto di banche dati, di libri, di periodici scientifici, proprio per abituare gli studenti a cogliere le differenze tra informazione gratuita di bassa qualità, che invade la nostra vita ogni giorno, e informazione selezionata”.

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