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Sociale, Storie

Le figurine di Don Camillo e Peppone

Le figurine solidali si rifanno ai fumetti ispirati dalle storie di Guareschi, e finanzieranno il restauro della chiesa ‘Roncole Verdi’ a Busseto.

Gagliarda o Dynamos? È un ‘mondo piccolo’, come le figurine. Così si chiamava il primo libro di Giovannino Guareschi sulle ‘avventure’ del celebre prete Don Camillo contrapposto al suo alter ego Peppone, Sindaco e meccanico del paese. La storia è strettamente collegata agli eventi italiani, appena usciti dalla seconda guerra mondiale, sono racconti contemporanei perchè si svolgono nello stesso periodo in cui vengono raccontati.

L'ambientazione è la bassa pianura emiliana, il nome del paese viene accennato nei libri per poi scomparire, solo nei film avrà una ubicazione precisa e reale, Brescello, che da allora è diventato un tutt'uno con i suoi personaggi.

La figurina solidale prende spunto dalle storie a fumetti edite in Italia da Renoir Comics, che si rifanno direttamente ai libri di Guareschi. Per questo motivo i personaggi non hanno le sembianze degli attori Gino Cervi e Fernandel ma si avvicinano a quanto si legge nei racconti.

Se la diatriba tra comunisti e cattolici/democristiani non è più così attuale, gli epici scontri paesani tra squadre di calcio sono sempre all'ordine del giorno. Ci saranno sempre una Gagliarda ed una Dynamos a darsele sul campo sportivo e, talvolta, anche oltre.

La partita non è di fantasia, accade anche nei racconti. Nell'immaginario della figurina, davanti al risultato che non si blocca, i due allenatori decidono di entrare in campo. Peppone lo fa togliendo la maglia da uno dei suoi calciatori ‘il popolo ha bisogno del suo leader’, in tutta risposta entra anche Don Camillo che non potendo giocare con l'abito da prete, gli viene fatta indossare una pettorina con il logo della Gagliarda. Chi vince la partita? Che ognuno si possa immaginare il proprio risultato finale, pare anche che l'arbitro si sia fatto anche corrompere. L'invito è tornare a leggersi i celebri racconti di Giovannino Guareschi.

La figurina solidale è disegnata da Tommaso Arzeno e supervisionata da Davide Barzi, entrambi tra gli autori dei libri a fumetti editi in Italia da Renoir Comics, grazie alla quale è stato possibile realizzare l'iniziativa. Grazie anche agli eredi della Famiglia Guareschi per avere autorizzato e sostenuto il progetto.

La tiratura di questa prima edizione in 148 copie è un voluto omaggio all'anno della prima pubblicazione in volume, il 1948, mentre i racconti ad episodi hanno iniziato ad uscire sulla rivista ‘Candido’ alla fine del 1946.

Con il ricavato di questa nuova card + cartolina, sarà possibile contribuire per sostenere la raccolta fondi ‘Salviamo la chiesa di Roncole Verdi’ a Busseto (Parma), per il restauro della chiesa dove fu battezzato e dove suonava l'organo Giuseppe Verdi. Indicazione ricevuta dalla Famiglia Guareschi che abbiamo accolto volentieri.

La figurina solidale prende spunto dalle storie a fumetti edite in Italia da Renoir Comics, che si rifanno direttamente ai libri di Giovannino Guareschi, la mente che ha creato don Camillo e Peppone.

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