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Eventi, Sapori, Territorio

Lombardia protagonista al Vinitaly

La nostra regione ha svolto e svolge un ruolo di protagonista nel settore vitivinicolo e dell'enoturismo che si è mostrato in fiera al Vinitaly di Verona.

Enogastronomia e turismo sono strettamente connessi nella promozione del territorio. "Il vino è un prodotto del territorio e quindi anche un 'biglietto da visita' per i turisti, nazionali e esteri. Lo sa bene la Lombardia, che è protagonista nell'enoturismo" spiega Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing territoriali e Moda di Regione Lombardia, commentando i numeri 'da record' del Vinitaly 2023, il Salone internazionale dei vini e distillati, giunto alla 55^ edizione, che ha chiuso i battenti ieri alla Fiera di Verona, con all'attivo 93 mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere, registrando un +20% di buyer esteri rispetto allo scorso anno, con la presenza di 143 Paesi, che in questa edizione hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati.

"Dai vini della Franciacorta, come Chardonnay, Erbamat e Pinot Bianco, all'Oltrepò Pavese, prima zona in Italia per la produzione di Pinot Nero, fino alla Valtellina, con il Grumello e lo Sforzato, i percorsi enogastronomici offrono un turismo che mescola bellezza naturalistica, arte e tradizioni, anche della tavola, che la Lombardia continua a valorizzare", sottolinea ancora Mazzali, citando la legge regionale 31/2008 e il regolamento attuativo 5/2020 che hanno normato a livello lombardo l'attività enoturistica.

"Si tratta - prosegue - di disposizioni che permettono alle aziende vitivinicole lombarde di regolamentare le loro attività di accoglienza - spiega ancora l'assessore - proponendo particolari percorsi esperienziali e turistici, incentivando e valorizzando, da un lato le produzioni agricole e, dall'altro, il mercato dei viaggi. Come ha detto la premier Giorgia Meloni durante la sua visita al Vinitaly, sostenere un settore fondamentale come il settore vinicolo è 'un dovere', che la Lombardia sta adempiendo".

"È inoltre ottimo - conclude Mazzali - in un'ottica di alta formazione delle 'maestranze', in questo caso enoturistiche, il percorso del disegno di legge sulla creazione del 'Liceo del Made in Italy', che prevede lo studio di dinamiche del commercio internazionale, la difesa dei prodotti italiani e una solida preparazione anche su enogastronomia, arte e moda".

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