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Storie, Territorio, Magnago

"Vittima di bullismo, ora lo combatto"

L’hanno deriso, preso in giro, umiliato: la storia di Vincenzo Vetere di Magnago, che ha fondato anche un’associazione per sensibilizzare le persone e combattere il bullismo.

La forza di volontà che sa essere più forte di tutto e di tutti, anche quando sei costretto, purtroppo, a vivere e sopportare situazioni difficili. Praticamente ogni giorno, dalla prima elementare alla quinta superiore, l’hanno deriso, preso in giro, umiliato, ma Vincenzo, dopo la sofferenza, ha deciso che qualcosa avrebbe dovuto e soprattutto voluto fare. Lui, vittima di bullismo, infatti, ha trasformato la sua terribile esperienza in sensibilizzazione verso gli altri. Parlarne e parlare, confrontarsi e stare accanto a chi, come lui, si è trovato e si sta trovando ad affrontare simili situazioni, insomma... perché, come ripete sempre, è importante e fondamentale che non ci sia silenzio. Anzi, ha fatto molto di più, ha dato vita anche ad un’associazione, impegnata in prima linea per il contrasto al bullismo scolastico. “In quegli anni, come si dice, ne ho sofferte di ogni - racconta lo stesso Vincenzo Vetere, giovane di Magnago - Ho subito più bullismo femminile che maschile: mi prendevano di mira, ad esempio, per la voce; mi additavano come brutto e ‘cesso’; frasi e parole sul mio aspetto fisico, visto che ero molto magro, e poi offese che mettevano online. Credetemi, è stata dura, durissima. Ho passato attimi tremendi, la solitudine aveva preso il sopravvento e la cosa che mi faceva male era il non essere capito dai compagni di classe”. Ma, una volta cresciuto, dentro di sé è iniziata a maturare anche la volontà chiara e precisa di voler aiutare e stare accanto a quanti affrontano episodi del genere. “Ho creato, infatti, un’associazione (‘ACBS’) contro il bullismo scolastico - conclude - L’obiettivo è informare, sensibilizzare e far capire ai ragazzi, alle famiglie e alle persone che di fronte a simili situazioni è fondamentale e necessaria la consapevolezza e soprattutto che non bisogna stare in silenzio, bensì serve far sentire la propria voce”.

"VITTIMA DI BULLISMO PER ANNI, ORA IN PRIMA LINEA PER COMBATTERLO"

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