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Cronaca locale, Castano Primo, Robecchetto

La tragedia di Laura e Claudia

Una tragedia che ha sconvolto anche il nostro territorio: Laura Amato era di Robecchetto e lavorava alla Macedonio Melloni; Claudia Turconi, OSS alla Fondazione Colleoni di Castano Primo.

"Questo non è un incidente stradale, questo è terrorismo stradale. A 150 km/h si schianta contro una vettura ferma al casello in entrata nell’autostrada. Aveva terrorizzato altri automobilisti viaggiando a velocità assurda e zigzagando. Ha ucciso due incolpevoli donne che non avevano nessunissima responsabilità. Un soggetto del genere va chiamato col suo vero nome: assassino". Tra i commenti più duri, sinceri, vi è sicuramente questo, perchè la tragedia che ha ucciso Laura Amato e Claudia Turconi nell'incidente della Ghisolfa.

Laura Amato, 54 anni, madre di due figli, viveva a Robecchetto con Induno. Originaria di Catania, era operatrice socio-sanitaria nella clinica Macedonio Melloni da cinque anni. Fino a qualche mese fa lavorava in sala parto, poi era stata spostata in sala operatoria. Prima, aveva lavorato in altre strutture sanitarie. Laura aveva compiuto 54 anni lo scorso 25 gennaio, ma era riuscita a organizzare la festa di compleanno solo venerdì 17 febbraio. Aveva invitato amici e colleghi e trascorso con loro una serata in allegria. Stava rientrando a casa con l’amica Claudia, quando un tragico destino ha spezzato le loro vite.

Claudia Turconi, di candeline ne aveva spente 60 una manciata di giorni prima. In un video postato mercoledì da un’amica la si vede sorridente, accolta a sorpresa da applausi e sorrisi in un ristorante durante una festa organizzata per lei. Una donna che i conoscenti descrivono come "sempre elegante, amante dei colori e allegra". Mamma di quattro figli, era di Rescaldina e lavorava come Oss, operatrice socio sanitaria, alla Fondazione Colleoni di Castano Primo.

Gli sviluppi dell'inchiesta. È risultato positivo a cannabis e benzodiazepine il 39enne che ha travolto e ucciso Laura Amato e Claudia Turconi tra venerdì e sabato scorso al casello Milano Ghisolfa sull’A4. È il primo esito degli esami tossicologici a cui è stato sottoposto l’uomo, ancora ricoverato all’ospedale San Carlo in condizioni non gravi. Il 39enne sarebbe stato ricoverato in Psichiatria fino al 16 febbraio, giorno precedente all’incidente in cui sono morte le due donne.

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