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Busto Arsizio

L'acqua è tornata a zampillare

L’acqua della fontana di piazza Garibaldi a Busto Arsizio è tornata a zampillare l'altra sera, alla presenza di Gianluigi Rebesco, figlio dello scultore Giuseppe, autore del monumento che dal 1966 è un simbolo della città.

L’acqua della fontana di piazza Garibaldi a Busto Arsizio è tornata a zampillare l'altra sera, alla presenza di Gianluigi Rebesco, figlio dello scultore Giuseppe, autore del monumento che dal 1966 è un simbolo della città. La fine dei lavori, che hanno permesso di rimettere a nuovo la fontana, è stata evidenziata con una nuova illuminazione tricolore. La fontana fu realizzata nel 1966 dallo scultore Giuseppe Rebesco per celebrare il centenario dell'elevazione di Busto Arsizio a città, con il contributo della cassa di Risparmio delle Province Lombarde. Fu collocata sul basamento del monumento ai Caduti, la Gloria alata, inaugurato nel 1927 alla presenza di re Vittorio Emanuele III e poi fuso nel 1942 per scopi bellici. Dopo i lavori di pulizia del granito, sul basamento sono tornate leggibili sia la firma dello scultore, sia l’incisione della Cassa di Risparmio ed è stato valorizzato l’altorilievo del Rebesco che raffigura su tre pannelli i valori della bustocchità: il lavoro, la famiglia e la fede.

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