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Scuola, Magenta

Primo giorno di scuola con l’attore e regista Migliavacca

Anche quest’anno ad accogliere le classi prime della scuola secondaria di primo grado “F. Baracca” dell’IC “Carlo Fontana” di Magenta, è stato l’attore e regista Simone Migliavacca, in scena con l’opera “E se ne sono andati via”.

Anche quest’anno ad accogliere le classi prime della scuola secondaria di primo grado “F. Baracca” dell’IC “Carlo Fontana” di Magenta, è stato l’attore e regista Simone Migliavacca, in scena con l’opera “E se ne sono andati via”. “E’ un grande onore poter assistere, ancora una volta, ad una rappresentazione teatrale di così alto spessore culturale sia per i temi affrontati che per l’attinenza al percorso didattico in atto con gli studenti”. Amélie Nothomb rivisita, in chiave moderna, la popolare favola francese resa celebre da Charles Perrault. Con “ Riccardin Dal Ciuffo” l’ autrice affronta quello che è un po' un vecchio cliché , ovvero, il tema dell’ amore che insorge nel brutto ma intelligente e nella bellissima ma mediocre sino ad arrivare a trasformare ciò che esteticamente non piace in qualcosa di irresistibile e viceversa. Nel rispettivo percorso di vita, il duo è messo a dura prova, ciascuno è sottoposto a scherzi brutali e atroci di quei coetanei che giudicano in base alle apparenze e/o si fanno divorare dall’ invidia. Perché se il brutto suscita compassione, il bello irrita e incattivisce. Il tutto conduce ad un epilogo caratterizzato dal lieto fine, dall’ottimismo e dalla speranza. E’ un testo che favorisce la riflessione non solo sul tema centrale dell’amore e della metamorfosi che può produrre ma anche porta a riflettere sul tema dell’apparenza, dell’essere esclusi dal gruppo, dell’accettazione di sé stessi, l’amore come riconoscimento dell’altro. Scopriamo con divertimento e sorpresa i meccanismi che alimentano il pregiudizio e come spesso alimenta i comportamenti dei più giovani. L’uomo sogna da sempre di unire l’intelligenza con la bellezza, in realtà ci riesce ma non per magia ma per l’amore corrisposto che scoppia tra due individui. La tenera storia d’amore tra Altea e Deodato, entrambi emarginati uno per la bruttezza e l’altra per la bellezza fuori dal comune, illustra che la beltà dimora nell’ anima…” Altea non vedeva più la bruttezza di Deodato da quando lo amava”. Si parla di intelligenza, bellezza interiore di cui Deodato è portatore, non è solo lo spirto gentil del Petrarca ma anche quello spirto guerrier che dentro mi rugge del Foscolo, è la Vita in tutti i suoi aspetti; spirto che dà la Vita dirà Perrault, il quale afferma: “Sembra una favola eppure è una storia”. Tutto par bello nella persona amata anche i difetti.

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