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Buscate, Libri

'Tutte le famiglie felici'

Ambra Garavaglia, l’hostess di terra più famosa del web, influencer su Instagram da quasi 60 mila follower, ha appena scritto un libro.

Ambra Garavaglia, l’hostess di terra più famosa del web, influencer su Instagram da quasi 60 mila follower, ha appena scritto un libro. Un libro che però non narra delle sue disavventure al desk di Malpensa, bensì della sua famiglia. Si intitola ‘Tutte le famiglie felici’ ed è edito da De Agostini. Buscatese doc, classe 1988, Ambra è la figlia minore di una famiglia apparentemente come tante. Mamma e papà si sono innamorati molto giovani, si sono sposati, hanno messo su famiglia. Prima di lei, due gemelli, due maschi. L’infanzia di Ambra, la femmina tanto desiderata, scorre relativamente serena. Poi iniziano le medie, ed è lì, alle soglie dell’adolescenza, che i piccoli grandi drammi di una teenager sono eclissati da un’ombra più cupa, che sembra allargarsi a dismisura. Il padre di Ambra comincia a mostrare i segni di un malessere dalle radici profonde: un disturbo mentale difficile da diagnosticare, ancora più difficile da accettare. E impossibile da raccontare a chiunque, fuori casa: un patto silenzioso stringe Ambra e i suoi famigliari fino a diventare una morsa. Ma il paese vede e sente tutto, e la sofferenza si moltiplica. Quell’ombra che si è insinuata nella famiglia Garavaglia ne altera gli equilibri, ma non riesce a spezzarne i legami. Dopo l’eclissi torna a brillare la luce, grazie a un percorso di decostruzione e ricostruzione che dura un ventennio. “Quando si è prospettata, grazie al mio lavoro sui social, la possibilità di scrivere un romanzo, ho deciso di spostare il focus dal tema aeroporto a quello familiare perché l’ho visto come la chiusura perfetta di un circolo di accettazione ed elaborazione – spiega Ambra - In più ho riflettuto molto sul fatto che si tratta di argomenti tabù, e che nel 2022, ora che finalmente si sono aperti spiragli di comprensione e integrazione relativamente a molte tematiche sociali e personali, ancora non si parla abbastanza di disturbi mentali e di diagnosi di questo tipo”. “Ho scritto questo libro anche per dare voce ai caregiver – prosegue Ambra - Noi che spesso ci facciamo da soli la domanda: “come stai?” E una risposta ce l’abbiamo. Siamo spaventati, siamo… arrabbiati. Mi preme soprattutto far capire che le emozioni che proviamo non sono una colpa. Vanno solo elaborate. Molti caregiver provano rabbia e si sentono in colpa per questo. Il problema è che la rabbia fa parte del processo di elaborazione. Parlarne, sapere che non si è soli, aiuta ad affrontare la fase successiva: quella dei sensi di colpa”. L’intento di questo libro? “Condividere un’esperienza personale e difficile nella speranza che sia un primo step per abbattere i pregiudizi sul tema. E soprattutto… rendere omaggio ai miei genitori. Perché la mia storia parla soprattutto di un grande, grandissimo amore”.

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