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Salute, Sociale, Milano

Sordità: il PIS con progetti di inclusione

Chiamata a raccolta per Milano e dintorni per candidare i propri progetti a favore dell'inclusione delle persone con disabilità uditiva.

Chiamata a raccolta per Milano e dintorni per candidare i propri progetti a favore dell'inclusione delle persone con disabilità uditiva. La scadenza per le candidature per il bando Inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva del Fondo Sordità Milano è il 30 giugno e mette a disposizione 30mila euro, per un massimo di 5mila euro a progetto per attività da realizzarsi nell’ambito territoriale di competenza. Le iniziative già finanziate in passato, presentate sulla pagina del Fondo, spaziano davvero a 360 gradi e possono essere fonte di ispirazione per nuove attività. I dati ufficiali della sordità sul territorio lombardo ricalcano i limiti di quelli nazionali, purtroppo ancora oggi pochi e imprecisi, e la sordità resta una condizione più diffusa di quanto sia effettivamente percepita.

A luglio 2021, infatti, in Lombardia risultavano quasi 9 mila individui detentori di pensione di invalidità INPS (di cui 2200 nella sola area di Milano e dintorni) tra giovani e adulti con una sordità grave o profonda.

In Italia sono almeno 90 mila le persone con disabilità uditiva certificata con un'incidenza intorno al 1,5%. A queste si aggiungono coloro che, anche per il sopraggiungere dell'età, hanno gradi di sordità inferiore ma che ne subiscono il disagio, rilevante soprattutto nelle relazioni interpersonali nel quotidiano. La sordità neonatale è la più frequente disabilità sensoriale congenita e, sempre secondo l’OMS, incide in circa 1-4 casi ogni mille abitanti. Ricordiamo che perdere l’udito in età precoce può significare incorrere in difficoltà di acquisizione del linguaggio con tutto ciò che ne consegue: disagio, rischio di isolamento, difficoltà di comunicazione e relazione.

Il PIS, Pio Istituto Sordi, che nacque nel 1854 come istituzione scolastica per i sordi più poveri del territorio, oggi è una vera bussola per le persone che devono fare i conti con la sordità e soprattutto per gli enti che si adoperano per abbattere pregiudizi e barriere favorendo l'inclusione. La Fondazione lavora in rete con numerose realtà in tutta Italia, partecipa stabilmente al Tavolo Disabilità sensoriali del Comune di Milano e alla Commissione Gioco al Centro – Parchi gioco per tutti della Fondazione di Comunità Milano Città Sud Ovest ed Est Martesana per garantire il diritto al gioco a tutti i bambini, ed è membro di UNEBA Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza sociale.

Garantire pari opportunità e partecipazione alle persone sorde al PIS è la priorità, tra gli interventi realizzati sul territorio: l'installazione di impianti a induzione magnetica negli Uffici Anagrafe dei capoluoghi di provincia lombardi e al Centro Asteria di Milano, dove lo stesso PIS sostiene un cineforum con proiezioni accessibili, e poi la realizzazione - a Milano e a Varese ma anche a Cemmo (BS) in Valcamonica - di eventi e raduni sportivi per gli atleti sordi, opportunità che hanno contribuito a rafforzare le squadre azzurre visto che alle recenti Deaflympics (Olimpiadi dei Sordi) svoltesi in Brasile a maggio gli atleti sordi italiani hanno conquistato ben 23 medaglie!
E ancora, grazie alla fattiva collaborazione con la Diocesi ambrosiana, gli interventi per rendere accessibili convegni e celebrazioni in Duomo per favorire la Pastorale delle persone con disabilità uditiva e l’impegno per la realizzazione di pubblicazioni a carattere storico e religioso.

Patrimonio di conoscenze sulla sordità a disposizione della collettività, il PIS rappresenta anche un pezzo di patrimonio storico e culturale della nostra comunità attraverso i 10.000 scatti del suo Archivio fotografico che raccontano la storia dell’educazione speciale in Lombardia e che sono oggi in parte liberamente consultabili sul sito LombardiaBeniCulturali grazie a un progetto di conservazione e valorizzazione avviato dalla Fondazione nel 2020.

Il PIS fornisce stabilmente anche contributi ad alcune realtà sul territorio Lombardo quali la Fondazione Audiologica Varese Onlus (FAV) a sostegno della Struttura Dipartimentale di ORL Audiovestibologia dell’Ospedale di Circolo cittadino (struttura sanitaria pubblica di eccellenza che accoglie pazienti, soprattutto bambini, da tutta Italia), e la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano per la realizzazione di uno studio della sordità nel neonato prematuro.
Tra le alleanze strategiche degli ultimi anni, invece, si segnala la collaborazione con l'Università Cattolica di Milano - Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali con cui è stato istituito un premio intitolato a don Giulio Tarra, figura di spicco del XIX secolo per l'educazione dei bambini sordi e primo Direttore del PIS, rivolto a studiosi delle discipline scientifiche ed accademiche (pedagogiche, mediche, linguistiche, psicologiche, sociologiche, storiche, ingegneristiche, informatiche, ecc.), che hanno svolto indagini e prodotto lavori scientifici sul tema della sordità.
Il sodalizio con la Fondazione di Comunità Milano - che sostiene interventi di utilità sociale per rispondere ai bisogni di oltre 2 milioni di cittadine e cittadini di Milano e di 56 Comuni delle aree Sud Ovest, Sud Est, Adda Martesana della città metropolitana - è infine il motore del bando in oggetto proprio grazie alla costituzione di un fondo ad hoc, il Fondo Sordità Milano, la cui dotazione può essere sempre incrementata con contributi liberali da parte di aziende, enti del terzo settore e singoli cittadini.

“Le realtà milanesi sono sempre state vicine al PIS e i numerosi progetti sin qui concretizzati per il territorio sono per noi un vero punto di orgoglio – dichiara Daniele Donzelli, presidente del PIS, che ha lavorato molto in questi ultimi anni per consolidare con esse un sistema virtuoso di relazioni – Vogliamo poter dar vita a sempre maggiori iniziative che diano a chi convive con la sordità la possibilità di condurre una vita il più possibile piena a partire dalla scuola, nelle relazioni sociali, al lavoro, nel tempo libero, per dare vera concretezza al concetto di inclusione che guida il nostro istituto nella sua quotidiana attività dal lontano 1854”.

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