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Milano

Frutteto in carcere

Inaugurato ill nuovo frutteto piantato all'interno delle mura della Casa Circondariale di Monza. In particolare, hanno trovato dimora una trentina di alberi di susine di circa 5-6 anni, donati dalla Fondazione SNAM.

Il presidente di Regione Lombardia, con l'assessore regionale all'Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione, è intervenuto all'inaugurazione del nuovo frutteto piantato all'interno delle mura della Casa Circondariale di Monza. In particolare, hanno trovato dimora una trentina di alberi di susine di circa 5-6 anni, donati dalla Fondazione SNAM.

L'iniziativa creerà un'opportunità di lavoro per i detenuti che curano le piante e di economia circolare, con l'utilizzo dei frutti raccolti per la mensa.

All'evento hanno partecipato il provveditore alle Carceri della Lombardia, Pietro Buffa; il prefetto di Monza e della Brianza, Patrizia Palmisani; la direttrice della Casa Circondariale; Maria Pitaniello e il sindaco di Monza.

"L'iniziativa - ha commentato il presidente della Regione - è prova di quanto l'istituzione penitenziaria ponga attenzione al lavoro e restituisce un'immagine del carcere come luogo di crescita, sviluppo e occasione di risocializzazione. Di questo, dobbiamo ringraziare i promotori e anche il partner dell'iniziativa, Fondazione Snam".

"Un progetto lodevole sotto diversi punti di vista: perché - ha aggiunto - innanzitutto crea condizioni di recupero e valorizzazione della funzione educativa e riparativa. E poi sensibilizza all'innovazione in agricoltura, attuando uno dei principi della rivoluzione green che prevede rimboschimento e coltivazione in aree urbane e periurbane".

"Regione Lombardia - ha aggiunto il governatore - è impegnata per promuovere e sostenere la realizzazione di piani territoriali integrati e complementari per il recupero della persona, la riduzione del rischio di recidiva e il sostegno della piena attuazione delle finalità rieducative della pena".

E' stato quindi evidenziato il percorso mirato alla definizione di percorsi di accompagnamento sociale. Nel 2020/2021 - per esempio sono stati attivati 35 progetti per oltre 7 milioni di euro, anche attraverso interventi per il mantenimento e rafforzamento delle competenze sociali e professionali, propedeutiche all'inserimento nel mercato del lavoro.

"Inoltre - ha concluso il presidente - abbiamo portato avanti percorsi di apprendimento professionale e di inserimento lavorativo nella filiera dell'edilizia, che, pur in un periodo caratterizzato dalle restrizioni legate all'emergenza Covid, ha visto coinvolte 15 aziende e realizzati 24 percorsi di tirocinio, il 60% dei quali si è trasformato in contratti di lavoro".

"Un momento di confronto utile e proficuo" ha chiosato l'assessore regionale all'Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione. "Regione Lombardia conferma, ancora una volta, la propria attenzione a 'tuttocampo' - ha detto ancora - verso le tematiche del sociale aderendo a iniziative importanti che mirano al 'reinserimento della persona' e che, allo stesso tempo, guardano ai singoli territori con progetti che hanno nell'innovazione un punto di riferimento saldo e qualificato".

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